Iraq, Afganistan, Libia ... e domani?

Alcuni consigli utili perchè l’economia funzioni.

di Karel Delgado Pérez; da: cubadebate.cu; 10.1.2012

 

Se siete una superpotenza in decadenza e volete dare una boccata d’aria alla vostra economia in bancarotta, seguite alla lettera questi consigli.

 

La prima cosa è scegliere un paese in cui sviluppare i vostri “investimenti”. Preferibilmente fra quelli che si trovano nella lista dei 60 o più oscuri angoli del mondo. Assicuratevi che questo paese abbia risorse naturali o materie prime fondamentali affinchè sia un “obiettivo redditizio”. Cioè perchè i vostri affari siano redditizi.

 

Quale parte dell’investimento iniziale che dovrete fare, bisogna spendere qualche centesimo per sviluppare una campagna mediatica volta a satanizzare il governo del paese che avete scelto. Ricordate che in ogni affare il marketing e la promozione sono importanti. Vi consiglio di utilizzare qualcuno dei temi sempre di moda, come “Armi di distruzione di massa”, “Violazione dei Diritti Umani” o una o l’altra “Pulizia Etnica”.

 

Non va dimenticato che in ogni affare la cornice legale è importante. Per questo, procuratevi qualche condanna da parte di uno o più gruppi regionali che siano disposti a piegarsi ai vostri interessi sulla pelle dei loro simili. Sarebbe ottimo se riusciste ad ottenerla nel seno della sacrosanta ONU e del suo sempre ben intenzionato Consiglio di Sicurezza. Sicuramente lì vi può aiutare la miopia politica e strategica di qualche sbadato.

Un altro aspetto da non trascurare è assicurare l’investimento. Dato che in ogni affare ci sono dei rischi, ci si deve premunire (se qualcosa va male). Congelate i fondi del paese “fortunato”: senza dubbio questo vi aiuterà a recuperare i centesimi che avete speso nell’investimento iniziale e, anche, potrete pagare uno o l’altro di coloro che sono interessati al vostro affare. Che sia all’interno o all’esterno delle frontiere dei paese in questione. Detto per inciso, cercate di far sì che al vostro progetto partecipi più di un investitore. Così eviterete che vi accusino di pratiche monopolistiche. Sicuramente ci sarà qualche altra potenza interessata all’affare. O forse un socio regionale.

 

Fatti questi primi passi, potete creare una società commerciale. Quella che in questo momento va più di moda si chiama “Coalizione”. Ve la raccomando, vista che la modernità è sinonimo di prosperità. Oltretutto il marketing e la promozione aiutano moltissimo. Proprio come qualsiasi edificio che si costruisce ha bisogno della “preparazione del terreno”, incaricate di questo la vostra società commerciale. Per questo vendete ai vostri associati gli “strumenti necessari”. Cosa che vi permetterà già di aumentare i vostri guadagni. Ricordate che l’investimento iniziale è già stato ammortizzato col denaro che avete congelato in forma di “assicurazione”.

 

Non tutto deve essere realizzato dalla vostra impresa. Ricordate che vi siete procurati una “cornice legale”. Alcuni compiti di secondo piano, o che possono danneggiare le vostre “pubbliche relazioni”, possono essere assegnati a qualcuno dei “Contrattisti”. Questo, alla lunga,abbasserà i costi.

Quando la vostra “società commerciale” starà già operando sul luogo dell’investimento, ricordate che - dato che siete un umanista democratico molto preoccupato per i diritti umani – state investendo pensando al futuro degli abitanti del paese che avete scelto. Così che “collateralmente” la vostra società dovrà “creare le condizioni” per la ricostruzione di ospedali, scuole, infrastrutture in generale e qualche cimitero. Dopotutto la sanità è importante.

 

Per tacitare coloro che si preoccupano dell’ambiente, dimostrategli che siate uno dei più ferventi protettori del pianeta (almeno, della parte in cui vivete voi). E per questo avrete a portata di mano un piano per la riduzione degli inventari di certe sostanze nocive nel territorio. Un esempio di questo è l’ ’Uranio Impoverito, che potrà essere impiegato dalla vostra società commerciale come strumento di lavoro.

 

Il bello verrà quando otterrete la sostituzione delle autorità locali con altre più in sintonia con il vostro investimento. Potrete consigliare le nuove autorità in materia di Diritti Umani, prepararle perchè capiscano meglio cos’è la democrazia (a modo vostro, chiaro!). Aiutarle a capire il funzinamento degli “strumenti” che avete usato perchè la società mercantile preparasse il terreno e che ora sono di troppo. Non dimenticate che riportarle a casa implica un costo aggiuntivo inversamente proporzionale ai profitti finali.

 

Intanto approfittate dell’opportunità e firmate accordi che garantiscano che siano le vostre società (principalmente le più grandi) quelle che ricostruiranno tutto quello che “collateralmente” si è danneggiato durante il “movimento di terra”. Sicuramente le autorità locali vi pagheranno molto bene con le risorse del paese e con i fondi che avevate congelato come assicurazione, con i quali – a questo punto – vi sarete ripagati l’intero investimento.

 

Dato che il procedimento di cui sopra è garantito, esso può essere utilizzato ripetutamente. Non dimenticate che vi sono 60 e più oscuri angoli del pianeta dove investire.

 

Detto per inciso, da “commerciale” quale sono, vi ricordo che c’è anche un’altra formula per spillare soldi ai vostri “soci” e correligionari, ma questo è argomento di un’altra lezione di economia.

 

(traduzione di Daniela Trollio

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)

 

Scrivi commento

Commenti: 0

News