ASSEMBLEA OPERAIA

SABATO 12 gennaio ore 15,30 ASSEMBLEA

presso il CENTRO D’ INIZIATIVA PROLETARIA “G. TAGARELLI”

 Via Magenta 88 Sesto San Giovanni

 

 

O.d.G.:

 

1) Informazione sulle cause legali e trattativa con l’INAIL

2) Manifestazione il 16 gennaio contro l’Inail  a Milano 

3) Denuncia del ruolo antioperaio di Inail e Inps

4) Varie.

 

trattative con l’INAIL, un nulla di fatto. serve la lotta!

 

Dopo mesi di incontri con l’Inail e la consegna della nuova documentazione prodotta per il riconoscimento dei contributi previdenziali agli ultimi 15 lavoratori della Breda Fucine ex esposti (nel frattempo 3 ex lavoratori, G. Sgrambiglia, A. Carbonaro e B. Russo, hanno vinto la causa in tribunale che è già passata in giudicato ed è definitiva), l’istituto ha comunicato le prime risposte che sono negative. L’INAIL continua a comportarsi peggio di un’assicurazione privata negando agli ex lavoratori esposti amianto il giusto riconoscimento, risparmiando soldi (dei lavoratori) sulla pelle dei lavoratori e sperperandoli per altri scopi nel più totale silenzio complice di partiti e sindacati. L’Inail ha accumulato un “tesoretto” di 25 miliardi di euro, depositati in un conto infruttifero presso il Tesoro e invece di usarli per i lavoratori aumentando le quote previste per le malattie professionali e gli infortuni, li utilizza per altri scopi.

Per protestare contro l’atteggiamento antioperaio dell’INAIL il giorno 16 gennaio faremo una manifestazione di protesta davanti alla sede regionale INAIL di Corso di Porta Nuova, 19 a Milano dalle ore 10.00 alle 13.00 e una conferenza stampa: invitiamo tutti gli associati ad essere presenti.

Rassegnarsi o deprimersi non serve a niente, solo con la lotta si cambia la realtà negativa. La lotta è di tutti e la solidarietà è un’arma vincente per far cambiare atteggiamento all’INAIL, come si è dimostrato nel passato.

 

L’INPS e lo spreco di denaro pubblico

 

 

Nel 2005 sette lavoratori del rep. Forgia della Breda Fucine, assistiti dal nostro “storico” avvocato Nicola Coccia, vinsero al tribunale di Monza (giudice dott.ssa Cella) la causa per il riconoscimento dei contributi previdenziali per esposizione all’amianto. L’Inps ricorse in appello e nel 2007 la Corte d’appello del Tribunale di Milano confermò la sentenza dando ragione ai lavoratori. Nel frattempo la trattativa aperta dal Comitato con l’Inail portò al riconoscimento per tutti e sette i lavoratori dell’ esposizione ultradecennale all’amianto, e i lavoratori sono ormai da tempo in pensione. L’INPS nel frattempo, accanendosi contro i sette lavoratori, è ricorso in Cassazione e il 22 gennaio 2013 si terrà la causa a Roma. Non tutti i lavoratori interessati, anche se avvisati ,si sono fatti vivi con la documentazione necessaria per contrastare l’Inps; tuttavia tramite il nostro legale abbiamo inviato la documentazione in nostro possesso a Roma alla Corte di Cassazione, per chi non si è fatto vivo possiamo solo sperare in bene. L’Inps al pari dell’Inail continua nella politica antioperaia appellandosi a cavilli per non riconoscere i lavoratori esposti all’amianto che facevano le stesse mansioni e lavoravano nello stesso reparto, o al più erano divisi ad un metro di distanza da una riga gialla che delimitava l’appartenenza da un reparto all’altro.

Questo è un altro esempio di come vengono calpestati i diritti dei lavoratori e sperperato il denaro pubblico, caricando di ulteriori spese i lavoratori e il Comitato.


Boll.n.63_genn 1° e 2° pag (1).doc
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Boll 63 genn 3°e 4°pag.doc
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