USA-IRAN: CREDERAI AL VANGELO

 

“Crederai al vangelo” è l’unica cosa che gli USA non hanno chiesto all’Iran nei loro 12 comandamenti

 

di Nazanin Armanian (*)

 

 

 

Li schiacceremo”, “non permetteremo che…”, o “Il regime iraniano deve sapere che questo è solo l’inizio” sono stati i termini ed il tono usato da Mike Pompeo, l’ex capo della CIA, esperto in torture e operazioni coperte, che dirige oggi la politica estera degli USA, nello spiegare il 21 maggio la nuova politica USA verso l’Iran in 12 punti.

 Come i capi della mafia, Pompeo non negozia, invia solo messaggi all’avversario: se questi li accetta lo lascia vivere, altrimenti lo eliminerà.

 Sapendo che la Repubblica Islamica (RI) li avrebbe rifiutati, il suo discorso era una dichiarazione pubblica di guerra. Due mesi prima gli USA avevano realizzato con Israele la mega-manovra “Juniper Cobra 2018” con 4.500 soldati su suolo europeo, con l’obiettivo di “migliorare la coordinazione tra gli eserciti degli USA e di Israele”.

 

Un anno fa il governo israeliano ha organizzato le più grandi manovre di guerra della sua storia, “la Bandiera Azzurra”, insieme a USA, Francia, Italia, Grecia e Polonia. E ha appena provato il (secondo) caccia più moderno del mondo, l’F-35, utilizzando il cielo di Beirut come scenario di guerra reale.

  

Se l’Iran non rispetterà questi comandamenti, ha affermato Pompeo, si troverà di fronte alle “sanzioni più dure della storia” e a “pressioni finanziarie senza precedenti”.

 E’ quello che hanno fatto in Iraq uccidendo quasi due milioni di civili per fame e bombe, comprese quelle all’uranio impoverito.

 

Le loro minacce devono mettere in allerta il mondo, se ricordiamo anche che il neo-cons John Bolton, consigliere alla sicurezza di Trump, disse che “gli USA devono farla finita con la RI peima del suo quarantesimo anniversario” nel 2019, o che Rudy Giuliani, capo della “Giuliani Partners LLC”, una compagnia di sicurezza, prometteva al gruppo oppositore di destra islamico “Moyahedin –e Khalq” che nel 2019 avrebbe celebrato i suoi eventi a Teheran.

 

 

 Obbedisci o ti trasformerai in una statua di sale!

 Le richieste di Pompeo all’Iran sono tanto impossibili da rispettare quanto chiedere alla sposa di Lot di non guardare come la sua casa si trasformava in cenere per la furia di Dio:

 1. – Mi farai il rapporto sulle  tue attività nucleari anteriori al 2015, visto che i peccati dei miei nemici non si prescrivono mai!

 Il fatto che la OIEA (Organizzazione Internazionale per l’Energia Atomica, n.d.t.) afferma che, al contrario di Israele e Pakistan, l’Iran non solo ha firmato il Trattato di Non Proliferazione Nucleare ma che mai ha fabbricato una bomba nucleare al regime di Trump non serve: l’Iran deve dimostrare la sua innocenza nonostante, come disse Colin Powell nel 2015, sia Israele quello che possiede 200 bombe nucleari, tutte puntate sull’Iran.

 2. – Fermerai l’arricchimento dell’uranio!

 Se l’ONU riconosce il diritto ad arricchire l’uranio a fini pacifici e la OIEA conferma che la RI non ha un programma di armi nucleari, perchè questa richiesta?

 3.- Permetterai visite guidate alle tue installazioni nucleari e militari!

 Gli esperti della OIEA hanno potuto effettuare undici visite a sorpresa nei centri nucleari dell’Iran. Quanto ad una passeggiata turistica alle sue basi militari, l’Iran l’accetterà quando il trio Trump-Netanyahu-Salman (re dell’Arabia saudita, n.d.t.) faranno lo stesso.

 4.- Non fabbricherai missili balistici!

 L’Iran, un paese che è stato occupato durante le due guerre mondiali, poi è stato invaso dall’Iraq (alleato degli USA) e che riceve minacce da Iraele, dall’Arabia e dagli stessi USA, ha il diritto e il dovere di difendersi. Questi tre paesi, insieme, posseggono un gigantesco magazzino delle armi di distruzione di massa più avanzate del pianeta.. e sono preoccupati dei missili convenzionali dell’Iran?.

 5.- Libererai tutti i prigionieri statunitensi e quelli dei nostri alleati (cioè, quasi di tutto il mondo)!

 Nessun problema. Che succederebbe se li si scambiasse con gli iraniani incarcerati negli stessi paesi?

 6.- Cesserai di appoggiare i gruppi terroristici come Hezbollah o Hamas!

E lo chiede un paese che agisce come uno Stato terrorista? Al di là dell’ideologia di un partito sciita come il Partito di Dio (le cui copie – sunnite, ebree, cristiane o buddiste – abbondano nel mondosoprattutto negli USA), bisogna riconoscere che, se non fosse per la sua difesa dell’integrità territoriale del Libano, questo paese oggi sarebbe una provincia assediata di Israele. E fu la Francia a creare il suo sistema politico, fallito dalla sua genesi e marionetta delle potenze europee. Quanto ad Hamas, gruppo fondamentalista sunnita, Pompeo sa che i suoi principali appoggi sono l’Arabia, la Turchia (socio della NATO) e il Qatar.

 7.- Rispetterai la sovranità dell’Iraq!

 Lo chiede lo stesso paese che si burlò della sovranità dell’Iraq con falsi argomenti e che oggi lo ha colonizzato con 12 basi militari? Gli USA hanno speso migliaia di milioni di dollari, hanno ucciso due milioni di iracheni e sacrificato 73.000 loro soldati al fine di dominare il paese che è il cuore del Vicino Oriente e la seconda riserva mondiale di petrolio e non certo perchè arrivi adesso l’Iran e voglia una fetta della torta. Teheran ha ricevuto due grossi colpi alla sua influenza in questo paese: nel 2014 quando Obama mise da parte il primo ministro Nuri al Maliki e nel maggio 2018 con il trionfo degli sciiti arabi alle elezioni parlamentari.

8.- Rinuncerai ad appoggiare gli houti della Yemen e presenterai un piano di pace!

 L’Iran non può aiutare gli sciiti yemeniti perchè non esiste alcun accesso al paese che non sia controllato da USA e Arabia saudita. E non è l’Iran che sta bombardando i civili, i loor ospedali, i depositi di cibo e quelli di acqua, ma gli USA e le petromonarchie arabe, che hanno provocato in Yemen la più grande crisi umanitaria al mondo e hanno buttato nel cestino il piano di pace in 4 punti dell’Iran.

 9.- Ritirerai le tue forze armate dalla Siria!

 E lasciare che solo USA, Francia, israele, Arabia, Turchia e altri alleati intervengano in quel paese? La Siria è l’ultima barriera all’aggressione di Israele-USA all’Iran. Ma la Siria non ha bisogno di tutori. Chiederà all’Iran di ritirarsi quando lo riterrà conveniente.

 10. Taglierai le relazioni con i talebani e con Al-Qaeda!

 Certo che gli USA vogliono avere una relazione di esclusività con le loro creature, ma quello che qui si pretende è mettere in relazione l’Iran con il terrorismo “sunnita”. Gli USA accusarono anche Saddam Hussein per l’11 settembre, quando già si conoscevano i veri organizzatori dell’attentato!. La verità è che le fantasie espansioniste della RI, come andare a liberare Gerusalemme, svanirono quando perse la guerra contro un paese quasi quattro volte più piccolo come l’Iraq. Poi arrivarono gli attacchi a catena degli USA e dei loro alleati ai paesi sovrani e la RI cambiò la sua politica estera verso la difensiva, creando una cintura  di sicurezza attorno al paese.

 11.- Dissolverai la Forza Qods dei Guardiani Islamici che opera nella regione!

 Washington non vuole che nessuno molesti ile sue centinaia di migliaia di uomini armati che hanno occupato questa bramata regione.

12.- Smetterai di minacciare i nostri alleati nella zona!

 Se il tuo alleato israeliana bombarda Gaza, la Siria e il Libano e minaccia l’Iran un giorno si e uno no, è assurdo chiedergli la pazienza di Giobbe, e che non si lamenti neanche...

  

La risposta della RI

 Il presidente Rohani cerca di abbassare la tensione e di salvare l’accordo con l’appoggio di Cina, Russia e della UE, pensando illusoriamente che forse Trump possa cambiare idea o forse che il prossimo presidente lo possa recuperare.

 

Pompeo cerca di invalidare qualsiasi accordo tra la UE e l’Iran. Mentre il presidente Macron continua a difendere il patto nuclerae criticando duramente gli USA, la cancelliera Merkel comincia ad avvicinarsi alla posizione di Trump, forse per le pressioni di Israele e Arabia. Gli USA hanno cancellato nuovi contratti con le società Siemens e Bayer che lavoravano in Iran. E possono vendicarsi in maniera ancor più pesante.

Il Congresso USA, spaventato dai passi che Trump sta facendo, ha appena ritirato al presidente il permesso di lanciare un attacco militare contro l’Iran.

 

Il mondo ha bisogno di più diplomazia.

 La crisi nucleare dell’Iran è stata l’unica – nella regione – risolta senza uso di forza militare. Per la pace mondiale bisogna salvare questo storico successo.

  

(*) Giornalista iraniano-spagnola; da: publico.es; 29.5.2018

  

(traduzione di Daniela Trollio – Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

 Via Magenta 88, Sesto San Giovanni)

 

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