INTERVISTA A EDUARDO BARRANCO, 2° CONSOLE DEL VENEZUELA A MILANO.

Il 26 gennaio 2019, davanti al Consolato della Repubblica Bolivariana del Venezuela di Milano, più di un centinaio di persone hanno partecipato ad un presidio di solidarietà organizzato dal Comitato contro la Guerra, a cui hanno aderito varie organizzazioni.

Al termine abbiamo potuto intervistare Eduardo Barranco, 2° console generale del Venezuela a Milano.

 

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Vorremmo sapere come è organizzato, in questi giorni, il popolo venezuelano, il popolo bolivariano.

Ci sono comitati per la difesa della Rivoluzione?

Noi in Venezuela apparteniamo al Partito Socialista Unico del Venezuela; poi il comandante Chàvez, nei suoi ultimi anni, creò la figura delle Comuni. Le Comuni sono piccole organizzazioni, all’interno delle grandi città esistono molte Comuni,   la Comune può essere l’organizzazione di un piccolo settore; nella città di Milano, ad esempio, potrebbero esserci 400 Comuni, tanto per fare un numero.

Il Partito Socialista è all’interno delle Comuni, che controllano, nella loro area, qualsiasi movimento sospetto, che può andare contro la stabilità del governo del Venezuela, e sono informate in modo immediato di qualsiasi anomalia. Quando il Presidente Maduro stava facendo un discorso nell’Avenida Bolìvar, un drone si avvicinò al palco e scoppiò. Grazie alle Comuni, al fatto che avevano visto da dove era partito, la polizia ha potuto attivare la ricerca dei colpevoli e li ha arrestati tutti.

In questo momento stiamo lavorando 24 ore su 24, per quello che si riferisce alla sicurezza.

Ora, la guerra che c’è adesso è quella con i mezzi di comunicazione in campo. E’ una guerra in cui si sta cercando di “vendere” al mondo che il governo è già caduto, che è già finito. Perché? Perché gli Stati Uniti praticamente hanno già fatto tutto, l’unica cosa che gli manca è l’intervento militare, e l’hanno già minacciato.

 

Per voi è molto importante la battaglia mediatica, in questo momento?

Noi riconosciamo che hanno un grande vantaggio, perché i grandi mezzi di comunicazione obbediscono a quello che gli Stati Uniti ordinano ed è molto difficile competere. Per fortuna il comandante Chàvez lo capì molti anni fa e fondò un canale televisivo che si chiama Telesur, che copre tutta l’America del Sud e si vede negli stati del sud degli USA. Naturalmente siamo riusciti a mantenere un poco l’equilibrio ma è anche vero che il livello di comunicazione che c’è negli Stati Uniti è molto, molto più elevato.

10 anni fa praticamente tutta l’America Latina era socialista e loro sapevano che il Venezuela era il cuore, l’ancora forte, e l’hanno fatta finita col Cile, con l’Argentina, con l’Ecuador, al punto che il vice presidente del presidente Correa, Lenìn Moreno, vuole arrestare il presidente Correa.

Immaginatevi dove siamo arrivati. E’ come se Maduro l’avesse fatto con Chàvez. Una cosa inconcepibile, incredibile.

Ora loro sanno che la pedina più importante è in Venezuela.

A parte questo, il mio paese è conosciuto per la ricchezza. A livello mondiale si sa che il Venezuela possiede la prima riserva di petrolio al mondo. Ma non c’è solo il petrolio, ha la terza riserva mondiale di gas del mondo, l’ottava riserva di diamanti, la quinta riserva di oro del mondo e la prima riserva d’acqua dolce dell’America e la settima o l’ottava a livello mondiale di acqua dolce; cioè….un paese che non arriva ad un milione di chilometri quadrati con tante riserve naturali. Dimenticavo altre due cose: il coltan, un elemento utilizzato nell’elettronica e nelle comunicazioni e ora è ne stato scoperto un altro, che si chiama torio (v. nota 1): bene, il Venezuela ha la prima riserva del mondo di torio e la terza di coltan.

E’ ovvio che vogliano prendersi il Venezuela.

Non possono accusarci di avere armi di distruzione di massa come accusarono l’Iraq perché sono anni che dicono che siamo un paese alla fame. Il Venezuela ne aveva coscienza perché sapeva che cosa stava per succedere con gli Stati Uniti e con il suo sistema di difesa…. aerei.. il più grande del primo mondo.

Si, ci sono analisi – e sono così sfrontati che lo hanno persino pubblicato  – che dicono che , di tutta la flotta che hanno, anche qualsiasi aereo può penetrare in Venezuela senza essere toccato dalla contraerea venezuelana che è eccellente; dicono che ne hanno almeno 800 operativi che potrebbero utilizzare in Venezuela.

Bene, immaginate il seguente scenario:  una notte 40, 50 aerei e 5.000 tonnellate di bombe per ogni aereo. Stiamo parlato di quasi 300, 400 mila tonnellate di bombe. Ora, che colpa ha il 40/50% della popolazione venezuelana che non è attivo in politica, che non è né di destra né di sinistra; che colpa ha la gente di sinistra per avere un’idea ed essere convinta che è la nostra migliore forma di vivere; che colpa hanno anche quelli di destra, che rischiano comunque che gli cada una bomba sul tetto di casa?! E’ una cosa folle , è la cosa più incredibile che abbiamo visto; e noi siamo così preoccupati, così nervosi perché sappiamo che se gli Stati Uniti lo fanno al Venezuela, lo possono fare a qualsiasi paese del mondo, a qualsiasi altro paese del mondo.

E naturalmente tutta la popolazione civile è all’erta e anche, naturalmente gli organi di intelligence. Ma

è impossibile credere che la mostruosità arrivi a questo livello

 

Altra domanda: gli altri partiti di sinistra – ad esempio c’è un Partito Comunista – che ruolo giocano in questo momento?

Il Venezuela ha un nome per l’unione di tutti i partiti di sinistra, che è Polo Patriottico. Il Polo Patriottico ha dato l’appoggio assoluto al Presidente Maduro, primo perché sanno che ciò stanno facendo è illegale e incostituzionale; per esempio alcuni ex candidati presidenziali di destra e dei due partiti del Venezuela che si chiamano Azione Democratica e il partito cristiano-sociale COPEI, l’ex candidato Fermìn ha detto pubblicamente che quello che l’Assemblea Nazionale, e che quel tipo (Guaidò, n.d.t.), stava facendo era illegale e dall’altra parte un altro ex candidato alle presidenziali, conosciuto in tutta America perché è un socialdemocratico, di destra, anche lui ha detto che ciò che stanno facendo non è legale, e si riferiva sia all’Assemblea Nazionale che al paese. Certo, perché le cose non sono solo personali,, politiche, sono economiche e sono anche umanitarie.

Questo Polo Patriottico, questa unione dei partiti di sinistra, è unito a fianco del Presidente Maduro in questo momento.

 

La solidarietà internazionale è importante per voi?

La solidarietà internazionale è importantissima, anche in relazione a quanto è successo ieri mattina  nella riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU: i votanti si sono divisi perché Cina e Russia hanno bloccato gli Stati Uniti. Pensate quanto importanti sono diventati il Venezuela e questo problema a livello mondiale, due potenze mondiali come Russia e Cina si stanno unendo per fermare gli Stati Uniti … e anche, due giorni fa, alla richiesta di riconoscere un nuovo presunto ambasciatore del Venezuela, il presidente dell’Assemblea ha risposto “un momento, questo non è conforme alle procedure delle Nazioni Unite.” E’ un esempio piccolo, ma non per questo meno importante. E anche nell’OEA (Organizzazione degli Stati Americani, n.d.t.) ci hanno provato, con un nuovo ambasciatore e un nuovo presidente, l’autoproclamato presidente ad interim Guaidò, ma non ci sono riusciti e dei 32 voti ne hanno avuto solo 14, neanche lì hanno avuto la capacità di farlo.

 

Ultima domanda: è importante per voi la solidarietà di operai e lavoratori - che qui c’è ,nonostante che governo, televisione, media  e stampa parlino di un dittatore, di un Venezuela con il colpo di Stato ?

E’ sempre importante. Quando sono arrivato l’anno scorso in Italia, ho cominciato a guardare i mezzi di comunicazione, i giornali e ho capito che il Corriere della Sera è il più importante che si legge in Italia. Leggevo poco l’italiano ma c’era una rivista allegata che usciva la domenica e c’era un reportage contro il Venezuela molto negativo; qualche tempo dopo mi sono messo in contatto col mio ambasciatore, il dott. Isaias Rodriguez, una persona che fa politica da trent’anni, vado a trovarlo con la rivista e gli dico “Ambasciatore, che posizione ha preso lei riguardo al Corriere della Sera?”. E lui mi risponde: “Barranco (Barranco è il mio nome), in Italia non esiste il diritto di replica. Qui possono scrivere che Barranco è un omicida e non permettono che tu dica che non lo sei”. “Ma pagando….” “No, se tu gli chiedi quanto costa una pagina la domenica, ve la pago, ti dicono di no, che non gli interessa, che non te la vendono”. Io mi sono detto: “Dio mio, che posizione così dura, in cui non c’è equilibrio”, ma uno rispetta sempre il paese dove lavora.

Io ho girato per un anno tutto il nord Italia, Venezia, Parma, Toscana, Livorno, Firenze e altre città che non ricordo e parlavo di Chàvez, di Maduro, del Venezuela, della Bolivia e sempre con persone e in luoghi di sinistra e l’appoggio degli italiani di sinistra è stato grandissimo e noi vi ringraziamo profondamente, di cuore, ma purtroppo mi ha sorpreso, negativamente, che la CGIL  si sia pronunciata contro Maduro. Non ho capito il perché e non lo capisco adesso. Capisco i dirigenti, ma i lavoratori no.

 

Nota 1.Il torio è uno degli unici due significativi elementi che si trovano ancora radioattivi naturalmente in grandi quantità (l'altro è l’uranio). Si stima che il torio sia di circa tre o quattro volte più abbondante dell'uranio nella crosta terrestre. Si prevede che il torio possa essere in grado di sostituire l'uranio come combustibile nucleare nei reattori, ma finora ne sono stati costruiti solo pochi.

 

Intervista e traduzione di Daniela Trollio

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”, via Magenta 88, Sesto S. Giovanni

 

Tel. 02.26224099 – mail: cip.mi@tiscali.it

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