Libertà per Julian Assange

L’ultima porcata (in ordine di tempo): al Consiglio comunale di Milano il PD vota contro la cittadinanza onoraria a Julian Assange.

 

Lo scorso 28 maggio, il Consiglio comunale di Milano, con alla testa il PD, ha votato contro una mozione che chiadeva la cittadinanza onoraria per Julian Assange e la contrarietà per la  sua estradizione dall’Inghilterra – i cui tribunali nel 1999 liberarono il dittatore cileno Augusto Pinochet, accusato di genocidio, permettendogli di tornare libero nel suo paese -  agli Stati  Uniti, dove rischia l’ergastolo e anche la pena di morte. La mozione è stata quindi riscritta (stravolta nei suoi contenuti cancellando la richiesta di cittadinanza onoraria e il riferimento all’estradizione) e poi approvata.

 

Chi è Julian Assange? E’ il giornalista fondatore di Wikileaks, sito che ha permesso al mondo intero di conoscere gli orrori perpetrati dalle truppe USA nel carcere di Abu Ghraib e  i crimini di guerra commessi dai militari statunitensi in Iraq e Afganistan, oltre a migliaia di documenti compromettenti per la diplomazia nordamericana.

A quanto pare l’esistenza di persone cme Assange non fa paura solo agli USA ma anche al Consiglio comunale milanese e al PD, che si riempiono la bocca – soprattutto in questo periodo – di chiacchiere sui diritti umani, sulla libertà e sulla democrazia. 

 

Di seguito la lettera che il premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel e la Madre di Plaza de Mayo Nora Cortiñas, hanno inviato  in merito alla decisione del tribunale inglese:

Urgente … La Corte Suprema della Gran Bretagna ha deciso l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti, decisione che porta ad una codanna a morte per aver difeso la libertà di stampa.

Facciamo appello a tutti i mezzi di comunicazione, ai giornalisti che lottano per la libertà, a pronunciarsi e a reclamare la libertà di Julian Assange che con coraggio civico pubblica documenti degli Stati Uniti, paese che viola i diritti umani e quelli dei popoli. Permettere che Julian Assange venga estradato è una minaccia alla libertà di stampa e un pesante avvertimento a coloro che mettono in discussione la politica repressiva e le gravi violazioni dei diritti umani e dei popoli commessi dagli Stati Uniti.

Assange è vittima della politica di oppressione degli Stati Uniti per aver difeso la libertà di stampa.Rifiutiamo la decisione della giustizia britannica e reclamiamo la libertà di Julian Assange!”

 

Evidentemente anche un gesto così formale, che nulla cambierebbe nella realtà, è estremamente sgradito al PD e a Italia Viva , che si sono presto dimenticati degli “Afgan War Lodge” che hanno mostrato il vero volto della “missione di pace”: brutalità, violazione dei diritti umani e centinaia di vittime civili mai dichiarate, torture, crimini di guerra ed esecuzioni sommarie commesse dai nordamericani e dai loro alleati.

La loro spiegazione? Secondo il portavoce del PD “spiattellare così documenti riservati non va bene perché confligge con il diritto di uno Stato a segretare le cose che non vuole diffondere”.

Per questo non hanno mai detto una parola sul genocidio del popolo palestinese perpetrato dallo Stato sionista di Israele?

 

I due anni di pandemia e ora la guerra tra Russia e Ucraina ci hanno abituato al pensiero unico frutto degli interessi capitalistici dominanti: la sorte di Assange è un monito a tutti coloro che vi si oppongono.

LIBERTA’ PER JULIAN ASSANGE.

 

 

d.t. 30.5.2022

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