Strage di Vieraggio

Viareggio, 29 giugno 2022

 

29 giugno 2009, ore 23.48: un tremendo boato, un treno merci deraglia, esplode una cisterna di GPL e in via Ponchielli 32 persone muoiono bruciate vive nel luogo più sicuro, le loro case.

Da Iman Ayad, 3 anni, a Mario Pucci, 90 anni.

 

Non ripercorriamo le vicende giudiziarie, note a tutti noi, se non per testimoniare il nostro rispetto e l’onore che va riconosciuto ai parenti delle vittime riuniti nell’associazione “Il mondo che vorrei”, che non hanno cessato un attimo la loro faticosissima lotta per avere giustizia, una lotta che continua e che ha visto lo Stato schierarsi a fianco degli assassini (gruppi industriali e finanziari e i loro amministratori)  come – ma non solo - Mauro Moretti (promosso amministratore delegato di Leonardo Spa, l’ex Finmeccanica e presidente dal 2013 al 2019 della Fondazione FS).  

 

La “giustizia” di classe fa un altro passo avanti: nel gennaio 2021 la Cassazione annulla la sentenza di condanna della Corte di Appello di Firenze e rinvia gli atti allo stesso tribunale. Nessuno è colpevole e nessuno pagherà.

Il potere economico-politico, tramite la magistratura, manda un altro segnale chiaro alle vittime e ai loro famigliari: i processi penali per i morti del profitto non s’hanno da fare. Non spendete soldi e tempo in lunghi procedimenti penali per cercare giustizia perché questi finiranno con assoluzioni dei padroni o manager imputati e voi sarete condannati a pagare le spese legali e processuali.

 

Noi, che da più di 25 anni ci battiamo perché i morti per amianto abbiano giustizia lo sappiamo bene e per questo siamo al fianco di chiunque lotti contro le stragi del profitto. La loro lotta è la nostra lotta.  

Perché noi tutti non ci limitiamo a “ricordare”, noi continuiamo a batterci contro questo barbaro sistema – il capitalismo - che ci considera solo carne da macello, da sfruttare prima e buttare dopo.

 

Per la sicurezza nei luoghi di lavoro e di vita, contro un sistema che disprezza la salute e la vita umana, è ora di ribellarsi in ogni modo possibile.

 

Anche quest’anno saremo a Viareggio, con i famigliari delle vittime, con i ferrovieri  riuniti nella “Assemblea 29 giugno” che ogni giorno rischiano la vita in nome del “risanamento” e dei tagli ai bilanci e che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alla lotta nonostante le intimidazioni culminate con il licenziamento di Riccardo Antonini, con i cittadini che non sono sicuri neppure nelle loro case.

 

La nostra vita vale più dei loro profitti.

 

(Viareggio, ore 21, piazza Nieri e Paolini di fronte al Comune, partenza del corteo)

(Alle ore 18, in via Aurelia sud n.20 alla “Casina del Ricordo”, i compagni di Viareggio ricorderanno anche Michele Michelino, il nostro Presidente che ci ha lasciato il 21 aprile scorso. Un grazie a loro perché così Michele sarà a Viareggio anche quest’anno).

 

 

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di lavoro e nel Territorio, Sesto S.Giovanni

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