Riflessioni di Fidel
La guerra fascista della NATO
da: cubadebate.cu, 29.3.2011
Non c’era bisogno di essere un indovino per sapere quello che ho previsto con precisione in tre Riflessioni che ho pubblicato nel sito web CubaDebate, tra il 21 febbraio e il 3 marzo: “Il piano della NATO è occupare la Libia”, “Danza macabra di cinismo”, “La guerra inevitabile della NATO”.
Neppure i leaders fascisti della Germania e dell’Italia furono così sfrontati per quando riguardava la Guerra Civile Spagnola scatenata nel 1936, un episodio che forse molti hanno ricordato in questi giorni.
Sono passati, da allora, quasi 75 anni; quasi niente che possa assomigliare ai cambiamenti che hanno avuto luogo in 75 secoli o, se volete, in 75 millenni di vita umana sul nostro paese.
A volte sembra che quelli che discutono serenamente su questi temi, siano esagerati. Oserei dire che siamo ingenui quando pensiamo che tutti dovrebbero essere coscienti dell’inganno o della colossale ignoranza in cui è stata trascinata l’umanità.
Nel 1936 c’era un profondo scontro tra due sistemi e due ideologie, più o meno pari dal punto di vista del potere militare.
Le armi di allora sembrano giocattoli confrontate con quelle attuali. L’umanità aveva la garanzia di sopravvivere, nonostante il loro potere distruttivo e localmente mortifero. Città intere, e anche nazioni, poteva essere virtualmente distrutte. Ma mai gli esseri umani, nella loro totalità, avrebbero potuto essere sterminati più e più volte dallo stupido e suicida potere sviluppato dalla scienza e dalla tecnologia attuali.
Partendo da questa realtà, sono opprimenti le notizie trasmesse continuamente sull’impiego di potenti missili diretti da laser, di precisione assoluta; cacciabombardieri che vanno a due volte la velocità del suono; potenti esplosivi che fanno scoppiare metalli arricchiti con l’uranio, i cui effetti sulle popolazioni e sui loro discendenti durerà per un tempo illimitato.
Cuba ha esposto nella riunione di Ginevra la sua posizione rispetto al problema interno della Libia. Ha difeso senza tentennamenti l’idea di una soluzione politica del conflitto in questo paese e si è opposta categoricamente a qualsiasi intervento militare straniero.
In un mondo in cui l’alleanza tra Stati Uniti e potenze capitaliste sviluppate dell’Europa si appropria ogni volta di più delle risorse e del frutto del lavoro dei popoli, qualsiasi cittadino onesto, quale che sia la sua posizione rispetto al governo, si opporrebbe all’intervento militare straniero nella sua Patria.
La cosa più assurda dell’attuale situazione è che, prima che iniziasse la brutale guerra in Nord Africa, in un’altra regione del mondo a quasi 10.000 km. di distanza era avvenuto un incidente nucleare, in uno dei punti più popolati del pianeta, dopo uno tsunami provocato da un terremoto di magnitudo 9 che ad un paese così laborioso come il Giappone è già costato quasi 30.000 vittime. Questo incidente non avrebbe potuto succedere 75 anni fa.
Ad Haiti, un paese povero e sottosviluppato, un terremoto di soli 7 gradi nella scala Richter ha causato più di 300.000 morti, innumerevoli feriti e centinaia di migliaia di invalidi. Tuttavia, la cosa più tragica in Giappone è stato l’incidente nella centrale elettronucleare di Fukushima, le cui conseguenze non sono ancora definite.
Citerò solo alcuni titoli delle agenzie di stampa:
“ANSA. – La centrale nucleare di Fukushima 1 sta diffondendo ‘radiazioni estremamente elevate, potenzialmente letali” ha detto Gregory Jaczko, capo della Nuclear Regulatory Commission (NRC), l’ente nucleare statunitense.”
“EFE. – La minaccia nucleare per la situazione critica di una centrale di Giappone dopo il sisma ha fatto schizzare in alto le revisioni della sicurezza delle centrali atomiche nel mondo e ha portato alcuni paesi a paralizzare i loro programmi.”
“ Reuters. – Il devastante terremoto del Giappone e l’approfondirsi della crisi nucleare potrebbero generare perdite per circa 200.000 milioni di dollari alla sua economia, ma è difficile valutarne per il momento l’impatto globale.”
“EFE. – Il deterioramento di un reattore dopo l’altro nella centrale di Fukushima ha continuato ad alimentare oggi il timore di un disastro nucleare in Giappone, senza che i disperati tentativi di controllare una fuga radioattiva aprissero uno spiraglio alla speranza.”
“AFP. – L’imperatore Akihito esprime preoccupazione per il carattere imprevedibile della crisi nucleare che colpisce il Giappone dopo il sisma e lo tsunami che hanno ucciso migliaia di persone e lasciato 500.000 persone senza casa. Riferiscono di un nuovo terremoto nella regione di Tokio.”
Ci sono informazioni che parlano di temi ancora più preoccupanti. Alcune menzionano la presenza di iodio radioattivo tossico nell’acqua di Tokio, una quantità doppia rispetto a quella tollerabile che possono assumere i bambini più piccoli nella capitale giapponese. Uno dei dispacci dice che le riserve di acqua imbottigliata stanno finendo a Tokio, città che si trova a più di 200 km. da Fukushima.
Questo insieme di circostanze determinano una situazione drammatica per il nostro mondo.
Posso esprimere i miei punti di vista sulla guerra in Libia con completa libertà.
Con il leader di questo paese non condivido concezioni politiche o di carattere religioso. Sono marxista-leninista e martiano, come ho già detto.
Vedo la Libia come un membro dei Paesi Non Allineati e uno dei quasi 200 Stati Sovrani dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
Mai un paese, grande o piccolo – in questo caso di appena 5 milioni di abitanti – è stato vittima di un attacco così brutale d parte delle forze aeree di una organizzazione bellicista che conta con migliaia di cacciabombardieri, più di 100 sottomarini, portaerei nucleari e sufficienti arsenali per distruggere numerose volte il pianeta. La nostra specie non ha mai conosciuto una situazione simile e non esisteva nulla del genere 75 anni fa quando i bombardieri nazisti attaccarono obiettivi in Spagna.
Ora, naturalmente, la screditata e criminale NATO scriverà una “bella” storiella sul suo bombardamento “umanitario”.
Se Gheddafi fa onore alle tradizioni del suo popolo e decide di combattere, come ha promesso, fino all’ultimo respiro insieme ai libici che stanno affrontando i peggiori bombardamenti che mai abbia sofferto un paese, farà sprofondare nel fango dell’ignominia la NATO e i suoi progetti criminali.
I popoli rispettano e credono negli uomini che sanno compiere il loro dovere.
Più di 50 anni fa, quando gli Stati Uniti assassinarono più di cento cubani con l’esplosione del mercantile “La Coubre”, il nostro popolo proclamò “Patria o Morte”. Ha rispettato, ed è sempre stato disposto a rispettare la sua parola. “Chi cercherà di impadronirsi di Cuba – disse il più glorioso combattente della nostra storia – raccoglierà solo la polvere della sua terra annegata nel sangue”.
Vi prego di scusare la franchezza con cui affronto il tema.
Fidel Castro Ruz
28 marzo 2011, ore 20.14
Traduzione di Daniela Trollio
Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Sesto S:G. (Mi)
mail: cip.mi@tiscai.it
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