Nota del politologo argentino Atilio Boron, dal suo sito atilio.boron.com
Ho appena letto il bollettino quotidiano della NATO sui bombardamenti aerei sulla Libia. Mi è sembrato tristemente istruttivo. Pensiamoci: quante vittime civili possono causare più di 20.000 attacchi sule principali concentrazioni urbane per cinque mesi? Qui di seguito la traduzione del bollettino della NATO.
Rapporto ufficiale della NATO, emesso dalla base NATO di Napoli, Italia.
27 agosto 2011
Missione: la NATO ha preso il controllo di tutte le operazioni militari in Libia in conformità alle risoluzioni 1970 e 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del 31 marzo 2011. L’obiettivo di queste operazioni è proteggere i civili e le aree abitate dai civili che si trovino sotto attacco o minaccia di attacco. La missione contempla tre obiettivi: l’embargo sulle armi, una zona di esclusione aerea e azioni per proteggere i civili da attacchi o minacce di attacchi.
Operazioni aeree: dall’inizio delle operazioni della NATO (31 marzo 2011) si registrano 20.518 raids aerei. Il giorno 26 agosto ne sono stati effettuati 123, concentrati sulle città di tripoli, Sirte, Ras Lanuf, El Assah, Okba. Al Aziziyah.
Il rapporto non presenta alcun dato sul numero di vittime civili. Stime preliminari calcolano in 3.000 il saldo luttuoso dei bombardamenti aerei. (Nota di Atilio Boròn)
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