CON CUBA CONTRO L'IMPERIALISMO

L’idea che la potente Nazione sia diversa da tutte le altre, che si presuma incarni valori superiori e che sia destinata dall’Essere Supremo a compiere una missione divina è molto radicata nella mente delle élites WASP (bianchi, anglosassoni, protestanti).

Anche altri settori lo credonono perchè, da Gramsci, sappiamo che in ogni società la cultura dominante è la cultura delle classi dominanti.

E’ un’idea piuttosto vecchia. Di essa sembra si sia burlato, più di un secolo fa, Otto von Bismark: “Dio ha una provvidenza molto speciale per gli scemi, per gli ubriachi e per gli Stati Uniti d’America”.

Ma è anche una credenza molto pericolosa. Tanto che nella loro superiorità ed eccezionalità credevano ciecamente coloro che provocarono la Seconda Guerra Mondiale e i suoi orrori, di fronte ai quali nacque, esattamente, l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

E’ curioso che Obama sia tornato con un simile discorso davanti all’ONU. Là potrà provare se l’  “assicurare che si applichino gli accordi internazionali” lo ha detto seriamente o se era solo un’espressione di demagogia poco costosa. Il 29 ottobre l’Assemblea Mondiale rifiuterà una volta di più, e sono già ventidue volte, il blocco economico, commerciale e finanziario che Washington impone a Cuba. Come ogni anno gli Stati Uniti rimarranno isolati, accompagnati solo da Israele, il suo fedele alleato, e da qualche altro satellite americano del Pacifico, che gli daranno il loro voto nonostante neanche loro pratichino il blocco.

Dal 1992 l’Assembla Generale dell’ONU, anno dopo anno, ha approvato – com ampissima maggioranza – risoluzioni di condanna del blocco. Si tratta, ovviamente, di “accordi internazionali” ma, invece di “assicurare che vengano applicati”, Washington li ha ignorati e, peggio ancora, non solo insiste in una politica universalmente condannata ma la intensifica.

Washington cerca di imporla ad altri, obbligati ad obbedire, o castigando società e persone che sono al di fuori della giurisdizione nordamericana, violando la sovranità degli altri e causando danni enormi e molte sofferenze al popolo cubano.

Questo è il genocidio più rigoroso e prolungato della storia, dura ormai da mezzo secolo. Sotto il mandato di Obama si è rafforzato, dato che l’attuale Presidente persegue le transazioni cubane con altri paesi e con banche straniere con più accanimeto di quello mostrato da George W. Bush.

Ogni anno Cuba informa su altre azioni di questo tipo esercitate da Washington dalla precedente Sessione dell’Assemblea. Queste si riferiscono a contratti vulnerati, operazioni interrotte, forniture indebitamente cancellate da società di paesi terzi nel momento in cui vengono acquisite da compagnie nordamericane.

In molti casi si tratta di ex soci dai quali Cuba acquistava equipaggiature, pezzi o prodotti indispensabili per i servizi ospedalieri o nel trattamento medico di alcune malattie o sofferenze.

I bambini cubani ricoverati nelle sale dei nostri Cardiocentri infantili sono obbligati a conoscere molto presto la crudeltà del blocco e l’insensibilità dei burocrati che lo applicano. Quei bambini e le loro madri conoscono meglio di chiunque la dolorosa realtà del genocidio. E sanno anche, perfettamente, quanto vagono le parole del Presidente nordamericano.

(*) Presidente dell'Assemblea Nazionale Cubana; da: lahaine.org; 27.10.2013

Votazioni dell’Assemblea Generale dell’ONU contro il blocco a Cuba negli ultimi 10 anni

Il 29 ottobre 2013 hanno votato contro la risoluzione di Cuba che chiede la cessazione del “bloqueo” 2 paesi: Stati Uniti e Israele; si sono astenuti 3 paesi: Isole Marshall, Micronesia e Palau.

 (di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)