Bombe atomiche per Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia
da: cubainformacion.tv in publico.es; 4.5.2016
Cinque paesi non nuclearizzati violano in questo momento il Trattato di Non Proliferazione, ricevendo bombe atomiche dal regime statunitense
“Grazie Presidente Obama. L’Italia mantenrrà con grande determinazione il suo impegno per la sicurezza nucleare”, ha scritto su Twitter il primo ministro Matteo Renzi, dopo aver partecipato, in aprile, al vertice di Washington su questo tema.
“La proliferazione e il potenziale uso di armi nucleari costituiscono la maggiore minaccia alla sicurezza mondiale. E’ per questo che, 7 anni fa a Praga, mi impegnai a che gli Stati Uniti smettessero di diffondere l’armamento nucleare”, aveva scritto il presidnete Obama nella sua presentazione dell’incontro di Washington. E proprio mentre dichiarava questo, la Federazione degli Scienziati Americani (FAS la sigla in inglese) presenta nuove informazioni sulle nuove bombe nucleari statunitensi B61-12, attualmente in fase di sviluppo, che sostituiranno le B61 già dispiegate dagli Stati Uniti in Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia. Si stanno anche realizzando tests per dotare la B61-12 di capacità anti-bunker, ossia prove sulla capacità di penetrare profondamente nel sottosuolo prima di scoppiare per distruggere i centri di comando e altre strutture sotterranee tramite un primo colpo nucleare.
Per l’utilizzo di queste nuove bombe nucleari, dotate di sistemi di guida di protezione e di potenza variabile, l’Italia mette a disposizione (degli Stati Uniti e della NATO) non solo le basi aeree di Aviano e di Ghedi-Torre (Brescia), ma anche piloti che si addestreranno per la realizzazione di bombardamenti atomici agli ordini degli Stati Uniti.
Lo dimostra, affermano gli scienziati statunitensi, la presenza a Ghedi del 704th Munitions Support Squadron, una delle quattro unità della US Air Force dispiegate nelle quattro basi europee “dove le armi nucleari statunitensi sono destinate al lancio da aerei del paese ospitante”. Informazione confermata, dagli Stati Uniti, dal Bulletin of Atomics Scientists, una delle fonti più affidabili in materia di armamento nucleare.
Il 2 marzo 2016 questa pubblicazione scrive: “Sono state assegnate alla forza aerea italiana (con aerei Tornado PA-200) varie missioni di atttacco nucleare con armi nucleari statunitensi, mantenute sotto il controllo del personale della US Air Force fino a che il presidente degli Stati Uniti non autorizzi il loro utilizzo”.
Così Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia, ufficialmente paesi non nucleari, si vedono trasformati in territori di prima linea e, alla fine, in possibili bersagli, nello scontro USA/NATO e Rusia. Questo scontro si farà ancor più pericoloso con il dispiegamento in Europa delle nuove bombe nucleari statunitensi.
Interrogati al riguardo dal New York Times, vari esperti avvisano: “Le armi nucleari di quel tipo, più precise, aumentano la voglia di ricorrervi, e anche di essere i primi ad utlizzarle”.
Davanti al pericolo crescente che ci minaccia, e che la maggioranza ignora perchè la stampa ed i politici fanno moltissima attenzione a non parlarne, non bastano più le usuali chiamate al disarmo nucleare, terreno propizio alla demagogia. E’ sufficiente ricordare che il presidente Obama, lo stesso predidente che ha assegnato 1.000 miliardi di dollari in questo programma, dice che vuole “portare nella realtà la visione di un mondo senza armi nucleari”.
Va denunciato il fatto che, nel ricevere l’armamento nucleare e nel prepararsi ad utilizzarlo, Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia stanno violando il Trattato di Non Proliferazione, ratificato nel 1975, dove viene stabilito: “Ogni Stato non possessore di armi nucleari [..…] si impegna a non ricevere da alcuo alcun trasferimento di armi nucleari o di altri dispositivi esplosivi nè il controllo su tali armi e dispositivi esplosivi, sia direttamente che indirettamente ..” (articolo 2).
L’unico modo concreto che abbiamo di contribuire ad impedire la scalata nucleare e che l’eliminazione totale delle armi nucleari divenga una realtà è di esigere che Italia, Germania, Belgio, Olanda e Turchia non continuino a violare il Trattato di Non Proliferazionee, sulla base del predetto Trattato, che questi paesi obblighino gli Stati Uniti a ritirare ogni armamento nucleare già posizionato sui loro rispettivi territori nazionali e impediscano il dispiegamento delle nuove bombe atomiche B61-12.
Ci sarà nei Parlamenti di questi paesi qualcuno disposto a chiederlo senza accontentarsi di mezze, false, risposte?
(traduzione di Daniela Trollio Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)
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