DISCORSO DI RAÚL CASTRO ALLA CHIUSURA DI SESSIONE DEL PARLAMENTO DI CUBA
La Habana, 8 luglio 2016 - Di seguito il testo integrale del discorso del presidente di Cuba, Raúl Castro, alla clausura del VII Periodo di Sessioni dell'VIII
Legislatura dell'Assemblea Nazionale (Parlamento).
Compagne e compagni,
Quest'anno abbiamo avuto un intenso primo semestre con la realizzazione di importanti eventi nazionali e internazionali, in primo luogo il VII Congresso del nostro
Partito che ha adottato un a serie di accordi di vasta portata nell'interesse dell'aggiornamento del modello economico e sociale cubano.
Da lunedì scorso si sono tenute le sessioni di lavoro delle dieci commissioni permanenti dell'Assemblea Nazionale, nell'ambito delle quali i deputati hanno
analizzato le questioni più rilevanti della vita della Nazione.
Il nostro popolo ha ricevuto un'ampia informazione su queste tematiche e per questo il mio intervento sarà breve.
La riunione del consiglio dei Ministri, che abbiamo effettuato il 25 giugno scorso, e il Secondo Plenum del Comitato Centrale del Partito, che ha avuto luogo ieri,
si sono concentrati sull'analisi della relazione sull'andamento dell'economia nel primo semestre.
In dicembre del 2015 avevo spiegato che si progettavano limitazioni finanziarie come conseguenza della diminuzione di entrate nelle nostre esportazioni per la caduta
dei prezzi nei titoli tradizionali, così come per i danni nelle relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con vari paesi, in particolare con la Repubblica Bolivariana del Venezuela,
sottoposta a una guerra economica per indebolire l'appoggio popolare alla sua rivoluzione.
Nel primo semestre il Prodotto Interno Lordo (P.I.L.) è cresciuto dell'1% circa, la metà di quello che ci eravamo proposti. Questo risultato è stato condizionato
dall’'acutizzazione di restrizioni finanziarie esterne causate dalla mancanza delle entrate previste per le esportazioni, unito alle limitazioni che affrontano alcuni dei nostri principali soci
commerciali, a causa della caduta dei prezzi del petrolio.
A questo si aggiunge una certa contrazione nelle forniture di combustibile pattuite con il Venezuela, nonostante la ferma volontà del Presidente Nicolás Maduro e del
suo governo per effettuarle. Logicamente questo ha causato ulteriori tensioni nel funzionamento dell'economia cubana.
Allo stesso tempo, in questo scenario si è riusciti a mantenere l’adempimento degli impegni assunti nei processi di riordinamento dei debiti con creditori
stranieri.
Devo riconoscere che si sono presentati alcuni ritardi nei pagamenti correnti ai fornitori. In questo senso, desidero ringraziare le nostre controparti per la sua
fiducia e comprensione della situazione transitoria in cui ci troviamo e ratificare la ferma volontà del Governo di recuperare le scadenze pendenti. Non rinunceremo al proposito di continuare a
ristabilire la credibilità internazionale dell'economia cubana.
Neanche possiamo ignorare i nocivi effetti del blocco nordamericano, che rimane in vigore. A più di tre mesi dagli annunci del presidente Obama, il 15 marzo, che si
sarebbe eliminato il divieto a Cuba di utilizzare il dollaro nelle sue transazioni internazionali, la verità è che non si è ancora riusciti a effettuare né pagamenti né depositi in quella
moneta.
In queste circostanze avverse il consiglio dei Ministri ha adottato una serie di misure dirette ad affrontare la situazione e garantire le attività principali che
assicurano la vitalità dell'economia, riducendo al minimo gli effetti sulla popolazione.
Come c’ era da aspettarsi, al fine di seminare lo scoraggiamento e l'incertezza nella cittadinanza, cominciano ad apparire speculazioni e previsioni di un imminente
collasso della nostra economia con il ritorno alla fase acuta del período especial che abbiamo affrontato a all'inizio del decennio degli anni ‘90 del secolo scorso e che abbiamo saputo superare
grazie alla capacità di resistenza del popolo cubano e la sua fiducia illimitata in Fidel e nel Partito. Non neghiamo che si possono presentare problemi, perfino maggiori di quelli attuali, ma
siamo preparati e in migliori condizioni di allora per farvi fronte.
Di fronte alle difficoltà e alle minacce non c'è spazio per le improvvisazioni e ancor meno per il disfattismo. Da una situazione congiunturale come quella che
affrontiamo si esce vittoriosi agendo con molta energia, equanimità, razionalità e sensibilità politica, continuiamo a rafforzare il coordinamento tra il Partito e il Governo e soprattutto con
molto ottimismo e fiducia nel presente e nel futuro della Rivoluzione.
È necessario ridurre spese di ogni tipo che non siano imprescindibili, fomentare una cultura del risparmio e di utilizzo efficiente delle risorse disponibili,
concentrare gli investimenti in attività che generano entrate da esportazioni, che sostituiscono importazioni e sostengono il rafforzamento delle infrastrutture, assicurando la sostenibilità
della produzione di energia elettrica e un migliore uso dei vettori energetici. Si tratta, in sintesi, di non fermare, minimamente, i programmi che garantiscono lo sviluppo della
nazione.
Allo stesso tempo, si preservano i servizi sociali che la Rivoluzione ha conquistato per il nostro popolo e si adottano misure al fine di elevare gradualmente la
loro qualità. In mezzo a queste difficoltà sono state poste in vigore diverse decisioni volte ad incrementare aumentare il potere d'acquisto del peso cubano, tra le quali, la diminuzione dei
prezzi di un insieme di prodotti e articoli di ampia domanda da parte della nostra popolazione.
Inoltre, nonostante la prolungata siccità che ci affligge, cominciamo a vedere i frutti di altre azioni volte ad assicurare una migliore raccolta e distribuzione dei
prodotti agro-zootecnici, constatando una maggiore presenza degli stessi nei mercati e una leggera, ma progressiva, riduzione dei prezzi di vendita.
Queste misure, con effetti ancora incipienti, hanno avuto una favorevole accoglienza da parte della popolazione poiché rappresentano un alleviamento per le famiglie
cubane. Si studiano altre alternative in conformità con le possibilità economiche del paese.
D'altra parte, si è garantito l'equilibrio finanziario interno attraverso adeguati livelli di offerta nel mercato al dettaglio, mentre si stanno compiendo progressi
nella realizzazione di sistemi di retribuzione legati ai risultati produttivi, e tutto ciò ci ha permesso di evitare le pressioni inflazionistiche.
Nella mattina di oggi, come cinque anni fa, l'Assemblea Nazionale del Poder Popular, organo supremo del potere dello Stato, ha deciso di appoggiare nel suo spirito e
nella lettera l'aggiornamento, approvato dal Settimo Congresso, dei Lineamenti della Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione per il periodo 2016-2021. Questo supporto del
nostro Parlamento implica l'elaborazione e l’approvazione delle norme di legge necessarie per continuare a migliorare la base giuridica e istituzionale nell'interesse dei cambiamenti economici
del paese.
La grande maggioranza dei Deputati avevano già partecipato alle consultazioni territoriali su questo documento che si sono svolte prima del Settimo Congresso, altri
lo hanno fatto anche come delegati e invitati al massimo evento del partito.
Allo stesso tempo, il 15 giugno scorso è iniziato il processo di dibattito democratico - da parte della militanza del Partito e dell'Unione dei Giovani Comunisti,
dei rappresentanti delle organizzazioni di massa e di ampi settori della società - dei documenti “Concettualizzazione del modello economico e sociale cubano di sviluppo socialista” e “Il piano
nazionale di sviluppo economico e sociale fino al 2030: Proposta di visione della nazione. Assi e settori strategici”. Fino a lunedì scorso erano state effettuate più di 7.200 riunioni, con
238.000 partecipanti, che hanno presentato migliaia di proposte, tutte volte ad arricchirli e perfezionarli.
Com’è noto, prevediamo di continuare questo dibattito nei prossimi mesi, in modo che il Plenum del Comitato Centrale del Partito, secondo la facoltà accordatagli dal
Settimo Congresso, approvi definitivamente entrambi i documenti programmatici, includendo le modifiche che derivino da questo processo.
Non è superfluo ribadire che proseguiremo l'aggiornamento del nostro modello economico al ritmo che definiamo sovranamente, creando il consenso e l'unità dei cubani
nella costruzione del socialismo.
La velocità dei cambiamenti continuerà a essere condizionata dalla nostra capacità di fare bene le cose, che non è stato sempre così. Per questo è necessario
assicurare la preparazione preliminare, l'elaborazione dei documenti normativi, la formazione e la padronanza dei contenuti fino al livello in cui si applicano, il monitoraggio e la gestione
dell'implementazione, il controllo sistematico e l'opportuna rettifica di eventuali deviazioni.
Una probante dimostrazione delle forze e delle esperienze di cui disponiamo, sono stati i risultati positivi raggiunti nell'attuazione del piano di prevenzione e
contrasto alle malattie trasmesse dalle zanzare del genere Aedes.
In seguito al lavoro svolto in lungo e in largo per tutta l’isola, è diminuito in modo significativo l'indice di infestazione e la trasmissione del dengue;
quest’anno non è stato diagnosticato alcun caso di chikungunya e sono stati rilevati 23 casi di Zika, 22 importati e solo uno autoctono, senza alcuna evidenza della sua diffusione in tutto il
paese.
Ritengo che sia giusto riconoscere in questa Assemblea il lavoro svolto dalle autorità e dal personale della salute pubblica, dal Partito e dalla UJC, dagli
organismi dello Stato e del Governo, dalle organizzazioni di massa e dalla popolazione nell’attuazione delle misure contenute nel piano d’azione approvato per la fase intensiva.
Una menzione speciale meritano i combattenti delle nostre forze armate Rivoluzionarie e del Ministero dell'Interno per il loro decisivo contributo al successo
raggiunto.
I risultati ottenuti ci obbligano a sostenere una serie di azioni per continuare a ridurre le condizioni che favoriscono l'infestazione; non possiamo retrocedere,
bensì dobbiamo consolidare quanto raggiunto nell’evitare il danno che queste malattie provocano alla salute del nostro popolo.
Compagne e compagni,
nella relazione al Settimo Congresso del Partito abbiamo trattato in modo esteso temi di politica estera.
Il 4 giugno scorso, nel mio discorso al Settimo Vertice dell'Associazione degli Stati dei Caraibi ho fatto riferimento a diversi temi della situazione internazionale
e regionale.
Più recentemente, sono intervenuto alla Cerimonia della Firma dei trascendentali Accordi sul Cessate il Fuoco e le Ostilità Bilaterale e Definitivo, Deposizione
delle Armi e Garanzie di Sicurezza come parte del processo di pace della Colombia.
Tutti quei discorsi mi permettono di non dilungarmi su queste questioni e di sottolineare solo che nelle complesse circostanze dell'economia nazionale non si
indebolirà, nel modo più assoluto, la solidarietà e l'impegno di Cuba con la Rivoluzione Bolivariana e Chavista, con il Presidente Maduro e il suo Governo e con l'Unione Civico Militare del paese
fratello venezuelano.
Proseguiremo prestando al Venezuela, al massimo delle nostre possibilità, la collaborazione ferma per contribuire a sostenere i risultati raggiunti nei servizi
sociali che beneficiano la sua popolazione.
Gli amici veri si conoscono nei momenti difficili e i cubani non dimenticheremo mai il sostegno dei venezuelani quando abbiamo affrontato gravi
difficoltà.
Infine, compatrioti, mancano pochi giorni alla celebrazione a Sancti Spíritus del 63° anniversario dell'assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.
Spetterà al Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito, compagno José Ramón Machado Ventura, pronunciare le parole centrali.
Nel commemorare il giorno della “Rebeldía Nacional” lo faremo con la convinzione che il popolo rivoluzionario cubano sarà nuovamente forte di fronte alle difficoltà,
senza il minimo segno di disfattismo e con piena fiducia nella sua Rivoluzione.
Molte grazie.
Traduzione: Redazione di El Moncada
http://www.rhc.cu/…/99447-discurso-de-raul-castro-en-clausu…
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