Al Gore, il criminale di otto guerre, mercante dell’ecologismo
di Nazanìn Armanian (*): da: publico.es; 14.12.2019
Dicono che chi uccide una persona è un assassino, chi uccide migliaia di persone in guerra è un eroe e se si veste anche di verde è Superman.
Nel Vertice dell’imperialismo verde di Madrid 2019, non poteva mancare Albert “Al” Gore, il promotore dell’affare Big Green, il vice-presidente del governo di Bill Clinton (1993-2001) e premio Nobel per la Pace per la sua difesa dell’ambiente, lo stesso premio ricevuto da Henry Kissinger per il suo pacifismo e i suoi sforzi per i Diritti Umani degli oppressi (!!).
Dato che “cancellare la memoria storica” è assolutamente necessario perchè l’attuale sistema continui a funzionare con tranquillità, è altrettanto imprescindibile rispolverare i due aspetti della perversa storia dell’Eroe Verde per noi che vogliamo cambiarlo, questo sistema: 1) l’uomo della distruzione militare massiva di Afganistan, Iraq, Yugoslavia, Albania, Sudan, Liberia, Haiti e Congo e 2) il falso ambientalista, fabbricato dall’imperialismo verde, che con la sua fama protegge la distruzione dell’ambiente a favore dei propri affari e della sua classe.
Si tratta di uno dei falchi più aggressivi del Partito Democratico, personaggio particolarmente opportunista che durante la sua carriera ha cercato, con i suoi discorsi contradditori, di guadagnarsi i voti degli ultraconservatori e anche dei progressisti, per poi utilizzarli per gli interessi più sinistri degli USA nel mondo.
Ferreo sostenitore delle guerre di rapina e di espansione colonialista degli USA, Al Gore attaccò quelli che ricorrevano alla “Sindrome del Vietnam” e alla morte di migliaia di soldati per evitare altre guerre: “Abbiamo interessi nel mondo che sono abbastanza importanti per cui difenderli. E non dovremmo essere tanto scottati dalla tragedia del Vietnam da non riconoscere la necessità dell’uso della forza per i nostri interessi”. Gore ha per caso fatto qualche studio per determinare i danni della guerra (l’uso del “agente arancio” per esempio!) all’ambiente?
. Nel 1978 il nostro Nobel si oppose a nuove regolamentazioni federali sulle armi da fuoco per accontentare i suoi votanti nelle zone rurali.
. Nel 1979 difese il piano terroristico “Contra”di Reagan in Nicaragua, finanziato con la cocaina (in Afganistan la CIA paga gli “yihaidisti” con denaro derivante dall’oppio, il cui cartello obbliga i coltivatori a coltivare la droga al posto di patate e grano).
. Nel 1983 appoggiò l’invio di truppe in Libano, dove un attentato uccise 214 soldati USA, 58 paracadutisti francesi e 6 civili libanesi. Che cosa hanno perso gli USA in Libano?
. Nel 1983 applaudì l’invasione statunitense della piccola isola di Granada, di 90.000 abitanti, perchè rappresentava una “minaccia per gli USA”, che hanno 300 milioni di anime e sono dotati di 5.113 bombe nucleari. Il motivo reale? Essere governata da socialisti ed essere alleata di Cuba e dell’URSS.
. Nel 1986 celebrò il bombardamento della Libia da parte di Reagan.
. Nel 1991 il falco Gore votò a favore della decisione di Bush padre di attaccare l’Iraq, guerra che causò il grande disastro ecologico del Golfo Persico. Poi criticò Bush per essere stato “troppo morbido” con Saddam Hussein!
. Nel 1991 lo steSso Gore - che era molto preoccupato perchè i bambini statunitensi “potrebbero contrarre tumori e cancri per i prodotti chimici usati nella fabbricazione dei loro pigiami” – approvò l’embargo più criminale della storia dell’umanità contro il popolo iracheno, embargo che uccise un milione e mezzo di persone, la metà circa bambini. Il 29 giugno 2000, mentre Gore dava una conferenza a Chicago su” gli incentivi della politica energetica per le città”, il direttore di Voci nel Deserto, Danny Muller, gli chiese: “perchè qualcuno dovrebbe votare un’amministrazione che ammazza 5.000 bambini innocenti al mese grazie alle sanzioni in Iraq?”. Gore non rispose e i suoi scagnozzi gettarono fuori dalla sala il giornalista. L’embargo proibiva la vendita di prodotti come il cloro per potabilizzare l’acqua, materiale sanitario come le siringhe e una quantità di medicine, bombole di ossigeno per gli ospedali, carta e matite e latte in polvere, nel quadro di una guerra genocida in piena regola. Migliaia di bambini nacquero con spaventose deformazioni, vittime di tonnellate di bombe, comprese quelle all’uranio impoverito. La pittrice e direttrice del Museo Nazionale dell’Arte dell’Iraq, Leila al-Attar e suo marito morirono in uno di questi bombardamenti.
. Nel 1993, dopo la caduta in Somalia del regime di Siad Barre -che passò dall’essere maoista a diventare un alleato USA nello strategico Corno d’Africa - Gore/Clinton organizzarono una delle loro “invasioni umanitarie”. Mentre la mattanza di migliaia di somali venne considerata un “danno collaterale” dei loro infami interessi, la “Battaglia di Mogadiscio”, in cui la guerriglia somala affrontò le truppe USA uccidendo almeno 70 marines, si trasformò nella seconda sconfitta degli USA in una guerra dopo il Vietnam.
. Nel 1994 autorizzò la CIA a sequestrare cittadini di altre nazioni considerati una minaccia per gli interessi USA, come ha rivelato Richard Clarck, un consigliere alla sicurezza di Stato critico verso la politica antiterroristica USA.
. Nel 1994 l’ONU e il governo di Clinton-Gore-Albright sapevano che il responsabile del massacro dei musulmani in un mercato di Sarajevo era un gruppo musulmano di estrema destra e ciò nonostante incolparono il governo della Federazione Yugoslavia, che i media occidentali chiamavano “governo serbo” per mettere uno contro l’altro i gruppi etnici che componevano il paese e poter così smantellare l’ultimo Stato europeo che si dichiarava socialista dopo la fine dell’URSS. L’appoggio “coperto” del regime di Clinton ad Al Qaeda in Bosnia e Kosovo (come lo fece la squadra di Carter- Brzezinski nel 1978 in Afganistan per distruggere il governo socialista del paese) trasformò la Bosnia in una base dello “yihaidismo”, dove giunsero migliaia di individui reclutati dalla “Rete islamica Militante” coordinata dal Pentagono. Il massacro di centinaia di migliaia di civili yugoslavi venne battezzato “intervento umanitario” dalla NATO e quel paese si spezzò perchè, tra altri interessi, gli USA installassero la seconda più grande base militare del mondo, chiamata Camp Bonsteel (anche la prima è in Europa, a Stoccarda). La base comprende una mini-Guantanamo, come rivelò nel 2005 il commissario per i Diritti Umani del Consiglio d’Europa, Alvaro Gil Robles. Il Kosovo, “per caso”, è un’altra miniera dello Stato islamico: Blerim Heta, il kosovaro che il 24 marzo 2014 uccise in un attentato in Iraq 52 persone lavorava in quella base. Perchè gli USA vogliono seminare il caos in Iraq?
. Nel 1998 fece bombardare il laboratorio farmaceutico di Al-Shifa in Sudan per sviare l’attenzione pubblica dallo scandalo Lewinsky. An he l’Afganistan ricevette tonnellate di bombe in quella data e durante tutto il mandato del trio criminale Clinton-Gore-Albright. Decine di migliaia di afgani morirono sotto le bombe o per la contaminazione delle loro acque, del loro suolo e dell’aria. Perchè l’Afganistan?
. Nel 2000 propose attacchi militari rapidi ed effettivi contro gli “stati ribelli” perchè rappresentavano “una minaccia per il nostro paese”, ridendosi dei trattati in ternazionali al riguardo e della stessa ONU.
. Nel 2002 Al Gore appoggiò la guerra “preventiva” di Bush contro l’Iraq e, davanti ai dubbi sull’esistenza delle armi di distruzione di massa di Saddam, fornì un altro pretesto: “l’Iraq rappresenta una seria minaccia per la stabilità del Golfo Persico e dobbiamo organizzare una coalizione internazionale per eliminare il suo accesso alle armi di distruzione di massa” disse, insistendo sulla “eccezionalità” degli USA e sul fatto che nessuna legge internazionale può impedire al suo paese di prendere misure per proteggere i suoi interessi vitali.
Al Gore non parteciperebbe mai ad un vertice antimilitarista.
Il curriculum ecologico di Al Gore
. Nel 1979 il deputato Al Gore difese a oltranza la costruzione di una diga sul fiume Little Tennessee, che non serviva né al controllo delle inondazioni né a generare energia; voleva solo riempire il portafoglio di un’impresa di costruzioni, ricorda il giornale Counterpunch. Davanti alle proteste degli ecologisti (quelli veri!) che la diga avrebbe messo fine alla vita di varie specie protette, Al Gore e i suoi compari arrivarono a ricattare il presidente Carter: se vietava i lavori essi avrebbero ritirato l’appoggio democratico al trattato sul canale di Panama. Questo mise le basi perchè i costruttori potessero evitare la Legge sulle Specie in Estinzione in altre regioni del paese, assicura l’ambientalista David Brower.
. Al Gore è solito affermare che “tutti siamo responsabili” della catastrofe ecologica, nascondendo che l’80% delle aggressioni all’ambiente vengono commesse dalle grandi multinazionali, o che il consumo di energia di un cittadino medio del primo mondo è 70 volte maggiore di quello di un cittadino dei paesi in via di sviluppo: cancella, intenzionalmente, le linee che separano i ricchi dai poveri, i mercanti dai consumatori.
. Fu la Fondazione “Alleanza per la Protezione del Clima” di Al Gore a proporrel’uso dei biocombustibili come energia rinnovabile, fabbricando “eco-auto”. Il nuovo affare per il settore energetico fu una tragedia per milioni di poveri, i cui alimenti basici sono patate, riso e frumento, e che ora si vedevano cacciati dai loro terreni dai grandi coltivatori di “bio”. Anche quelli che vivevano di mais e soya, già trasformati in agrocombustibili, furono colpiti dalla nuova invenzione. Le proteste sociali del 2007 in Messico contro il rialzo del prezzo del mais, i cui terreni vengono utilizzati per produrre etanolo per gli USA, smascherarono la soluzione classista per salvare il pianeta, un affare che ha causato la desertificazione di grandi superfici, l’abbattimento di migliaia dialberi e la distruzione dei pascoli. Oltretutto l’erosione del suolo per il supersfruttamento – tra altri motivi – smentisce che questo tipo di energie siano rinnovabili in un periodo breve di tempo, accelerando invece il riscaldamento globale.
. Dopo il fallimento degli agrocombustibili, ora vogliono venderci prodotti “intelligenti” per uno Smarter Planet e sul Greenwashing, prendendo per scema la Terra e i suoi abitanti.
. Un attivismo per il proprio interesse: “Credete che ci sia qualcosa di male nell’essere attivo negli affari di questo paese?” rispose Al Gore a coloro che lo criticavano per utilizzare il suo posto e la sua influenza per ingrossare il suo conto in banca. Il nostro ecologista è socio di varie società di “prodotti intelligenti di risparmio energetico” come Silver Spring, che fabbrica software per rendere più efficiente la rete elettrica e riceve parte dei 3.400 milioni di dollari in sussidi dal Dipartimento dell’Energia USA.
. Quando lasciò il governo nel 2001, Al Gore aveva un patrimioni di 1,7 milioni di dollari, secondo la sua stessa dichiarazione. Grazie ai suoi affari “verdi”, alle consulenze, alle conferenze verdi (100.000 dollari ognuna), i diritti sui suoi film e libri verdi, gli investimenti in compagnie conme Apple, Google, pannelli solari e persino gabinetti senza acqua, il suo patrimonio è volato: nel 2003 aveva 200 milioni di dollari, secondo l’agenzia Bloomberg. A questo ritmo, quanto avrà oggi?
(L’attuale presidentessa del Congresso USA, Nancy Pelosi, anch’essa presente al vertice di Madrid, è un’altra dei grandi impresari di prodotti bio.)
Offrire soluzioni ridicole e inutili per truffare chi lo ascolta, usare meno acqua calda, chiede Al Gore: questo significherebbe circa 700.000 galloni di benzina al giorno negli USA, che sono solo lo 0,15% del combustibile usato ogni giorno nel paese. Secondo la FAO (l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura dell’ONU), ogni minuto il capitalismo selvaggio mette fine ad una estensione boscosa equivalente a 40 campi di calcio, circa 13 milioni di ettari all’anno. Gore ha anche proposto di multare le aziende che producono anidride carbonica e con il denaro piantare alberi (di “avere figli e scrivere libri” se ne incaricherà lui), anche se sa che sui terreni contaminati non cresce neanche un’ortica.
. In Nigeria la società petrolifera anglo-olandese Shell è stata accusata di “complicità nell’assassinio, nella violazione e nella tortura” dei nigeriani nel decennio 1990: la società aveva creato un’unità segreta di spionaggio che passava informazioni sui molesti ecologisti all’agenzia di sicurezza nigeriana, mentre chiedeva al presidente/generale Sani Abacha di “risolvere il problema”. E lui lo fece, impiccò 9 leaders ecologisti, ammazzò più di 1.000 manifestanti e distrusse circa 30.000 abitazioni applicando la politica della “terra bruciata”, Così la Shell poteva prendersi un milione di barili di petrolio al giorno e contaminare con tranquillità l’ambiente. E poi chiedono perchè i nigeriani si buttano in mare su zattere lasciando le loro case?
Aspettate ... e vedrete che gente come Al Gore apparirà in un Vertice per presentare bombe ecologiche e intelligenti che non contaminano ma uccidano solo le persone, e solo i poveri, che sono gli unici che non possono scappare da una zona di guerra.
(*) Gionalista iraniano-spagnola, scrive sul quotidiano Publico;
(traduzione di Daniela Trollio
Centro di Iniziativa Proletaria “G.tagarelli”
Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)