PER RICORDARE UN MARZO DI 149 ANNI FA

PILLOLE DI STORIA OPERAIA. Per ricordare un marzo di 149 anni fa.

Esiste un virus, il sistema capitalista/imperialista, che uccide ogni anno milioni di persone e una classe, la borghesia, che trae profitto da questo massacro. Contro il sistema capitalista e uccide gli esseri umani e la natura è possibile per i proletari ribellarsi e vincere. Vogliamo ricordare alcuni precedenti storici.

A seguito delle sconfitte militari sofferte dalla Francia nella contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione di Parigi impose la proclamazione della Repubblica, contando di ottenere riforme sociali. Quando il governo provvisorio deluse le sue aspettative e l'Assemblea nazionale, eletta l'8 febbraio 1871, impose la pace e minacciò il ritorno della monarchia, il 18 marzo 1871 Parigi insorse cacciando il governo Thiers che aveva tentato di disarmare la città, e il 26 marzo elesse direttamente il governo cittadino, sopprimendo l'istituto parlamentare.

Nel marzo del 1871 per la prima volta gli operai parigini insieme con atri strati popolari dettero l’assalto al potere borghese prendendo nelle loro mani il potere politico.

Il 26 marzo si fecero elezioni in cui fu eletta la Comune (entrata in carica il 28 marzo) che nel giro di poche settimane dimostro cosa possa realizzare il potere operaio che mise al bando lo sfruttamento capitalista e realizzò per gli sfruttati obiettivi che ancora oggi sono un obiettivo da perseguire.

 

Nei suoi primi giorni di vita la Comune che adottò a proprio simbolo la bandiera rossa attuò misure a beneficio dei lavoratori e votò provvedimenti quali:

-         l' abolizione dell' arruolamento obbligatorio e dell' esercito permanente e la sua sostituzione con una struttura armata popolare, la Guardia Nazionale, composta da tutti i cittadini abili  alle armi

-         l' elezione per tutti gli impieghi amministrativi, giudiziari, educativi con suffragio generale degli interessati e diritto permanente di revoca

-         la retribuzione  di  tutti gli incaricati di un servizio pubblico con stipendio  non superiore al salario di un operaio qualificato

-         la totale separazione della Chiesa dallo stato, l' abolizione dei versamenti statali a scopi religiosi, l' esproprio di tutti i beni ecclesiastici e la proibizione di crocefissi, preghiere e immagini sacre nelle scuole 

-         la collettivizzazione delle fabbriche abbandonate dai padroni, che dovevano essere riunite in società cooperative

-         l' occupazione degli appartamenti liberi, la sospensione delle sentenze di sfratto e morosità ed il condono di tutti gli affitti dall' ottobre 1870 fino all' aprile 1871, stabilendo che quelli già pagati valevano come acconto per il futuro

-         la radicale riforma dell'insegnamento, che prevedeva l'istituzione dell'istruzione gratuita, laica ed obbligatoria e la diffusione di scuole femminili e professionali.

 

-         l' abolizione del lavoro notturno dei fornai, l' abolizione delle multe e delle riduzioni dei salari

-         l' abolizione dei "caporali" dell' epoca, cioè di sensali nominati dalla polizia che effettuavano la registrazione degli operai e li sfruttavano

-         la rimessa ai depositanti di tutti gli oggetti del Monte di Pietà che non avessero un valore superiore ai 25 franchi  e la sospensione delle vendite

-         l'abolizione del giuramento politico e professionale.

Questi provvedimenti, che continuano a essere di straordinaria attualità, furono adottati in poche settimane, in una città assediata da due eserciti. A questi  si aggiunsero gli altri decreti concernenti i servizi pubblici, l'approvvigionamento di Parigi assediata, le ambulanze, l'assistenza pubblica, la direzione dei musei e della biblioteca.  La Comune fu volta verso l'emancipazione completa delle donne che ebbero un ruolo molto importante in quel periodo di lotta. Fu tra l’altro soppressa ogni distinzione tra figli
legittimi e naturali, tra sposati e conviventi.

Contro il primo governo operaio che dava l"assalto al cielo" la classe dominante, terrorizzata che l’esempio potesse espandersi attuò la sua vendetta, per infliggere una punizione furiosa e crudele a chi aveva osato levarsi in piedi contro il suo potere con obiettivi e rivendicazioni indipendenti. Per prima cosa Il governo Thiers ottenne dal vecchio nemico Bismark la restituzione dei prigionieri di guerra e li riorganizzò in vista della repressione, procurandosi di poter passare sul territorio controllato dai prussiani. Per sei settimane a partire dal 2 aprile Parigi fu bombardata dalle forze borghesi che fino a poco prima avevano strepitato contro la profanazione della città. Le sue difese furono piegate all'inizio di maggio.
Alla fine del mese di maggio, decine di migliaia di soldati comandati dal generale Mac Mahon, gli stessi che si erano arresi ai nemici prussiani, sferrarono un attacco decisivo contro Parigi e in una settimana (21 - 28 maggio), ricordata come la "Settimana di sangue", riuscirono a sconfiggere i comunardi.

Il 28 maggio 1871 l’esperienza della Comune di Parigi finisce definitivamente, ma saccheggi e fucilazioni indiscriminate continueranno per mesi. Il bilancio è di oltre 30mila comunardi uccisi – contro gli 877 morti di Versailles – e oltre 43mila tra arrestati e deportati. Le borghesie di paesi in guerra fra loro si unirono contro il primo governo degli operai che aveva distrutto il loro potere facendo scorrere fiumi di sangue proletario, dimostrando che il loro nemico è il proletariato rivoluzionario e chi mette in discussione il loro potere .

ONORE E GLORIA AI COMUNARDI E A TUTTI QUELLI CHE NEL MONDO LOTTANO CONTRO LO SFRUTTAMENTO CAPITALISTA/IMPERIALISTA PER IL SOCIALISMO.

 

LA LOTTA CONTINUA

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