GRECIA

 

E’ morto Manolis Glezos, simbolo della resistenza greca al nazismo

 

A 98 anni, il 30 marzo 2020, se n’è andato Manolis Glezos, il simbolo della Resistenza greca al nazismo: aveva 19 anni quando il 30 maggio 1941, insieme a Apóstolos Santas (il diciannovenne Lakis, morto nel 2011), si arrampicò sull’acropoli dell’Atene occupata un mese prima dai nazisti tedeschi , strappando la bandiera della croce uncinata, primo atto della resistenza contro l’occupazione nazifascista.

Iniziava così la militanza di sinistra di Manolis, che gli costò due condanne a morte e più di 16 anni tra carcere e esilio.

 

Finita la guerra, fu arrestato nel 1948 per la sua affiliazione al Partito Comunista Greco (KKE) e condannato a morte da due tribunali militari: ma la mobilitazione internazionale obbligò il governo a tramutare la condanna a morte in ergastolo. Venne liberato 4 anni dopo.

Arrestato nuovamente nel 1958 con la ridicola accusa di spionaggio a favore dell’Unione Sovietica e condannato a 5 anni di carcere, fu nuovamente liberato grazie alla mobilitazione internazionale.

 La notte del colpo di Stato dei colonnelli (21 aprile 1967) venne arrestato e incarcerato fino al 1971 nelle isole di Yaros e Leros, due delle tante trasformate in prigioni durante la dittatura.

  

Eletto deputato varie volte (oltre che sindaco del suo paese natale), Manolis Glezos divenne deputato del partito Syriza. Dopo l’imposizione dei programmi di tagli della Troika accettati dal partito di Tsipras, Glezos si dimise e si ritrovò in prima linea nelle proteste . In più di un’occasione fu ricoverato in ospedale a causa dei gas lacrimogeni con cui la polizia reprimeva le manifestazioni di protesta.

  

Prolifico scrittore, Manolis Glezos spiegava così la sua vita dedicata alla lotta: “Nel mio ultimo libro c’è una lista di 6.500 nomi. Sono quelli dei militanti che ho conosciuto e che sono morti in combattimento, nelle manifestazioni o giustiziati. Uno di questi è mio fratello. Era di tre anni minore di me e fu fucilato dai nazisti. Sono questi compagni che mi danno la forza di continuare a lottare”.

 

Che la terra ti sia lieve, compagno Glezos.

  

Daniela Trollio

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” 

Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)

 

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