USA: si allarga la protesta con manifestazioni in molte città. A Washington, Detroit, Oakland. Minneapolis e molte altre decine di migliaia di antirazzisti scendono in piazza sfidando il coprifuoco per esprimere la rabbia per il brutale omicidio di George Floyd a Minneapolis da parte della polizia. Il furore e la rabbia per il brutale assassinio compiuto dalla polizia si allargano infiammando gli Stati Uniti. Dopo la manifestazione davanti alla Casa Bianca, Trump ha schierato contro i manifestanti, i cani più feroci e le armi più minacciose facendo sparare proiettili urticanti, dichiarando lo stato d'emergenza in Georgia e, il coprifuoco in tre città del Minnesota. Donald Trump ha condannato le violenze e il caos affermando: "La mia amministrazione fermerà la violenza di massa", attribuendoli al movimento Antifa (Antifa è un collettivo antifascista internazionale di compagni considerati di “estrema sinistra” e una rete spontanea e trans partitica di militanti, attivisti e simpatizzanti indipendenti schierati contro il neonazismo) e alla sinistra radicale. Finora i conti della lunga notte di rabbia negli Stati Uniti, è di due persone morte, un manifestante di 19 anni a Detroit e un agente della sicurezza federale a Oakland ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre un altro è rimasto ferito. Intanto negli scontri I feriti sono centinaia, come i fermati o arrestati dalla polizia. Intanto la lotta e la richiesta di giustizia per l'afroamericano George Floyd, ucciso lunedì durante un arresto, a Minneapolis continua.
La rivolta e la violenza generata dall’uccisione di George Floyd s’innestano in una situazione di peggioramento generale delle condizioni economiche del proletariato e delle classi subalterne USA.
La violenza del sistema capitalista/imperialista USA contro i proletari, contro i poveri privati persino dell’assistenza medica, oggi si manifesta anche attraverso massicci licenziamenti, costringendo milioni di persone a morire di fame, di malattia o vivere ai margini della società. In marzo il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti era al 4,4%. in aprile è salito al 14,7% con 20,5 milioni di posti persi.
Nel paese con il numero più alto di decessi al mondo per coronavirus, per responsabilità di Trump, che ha sottovalutato fin dall’inizio il pericolo della pandemia, gli Stati Uniti hanno superato i 100.000 morti per coronavirus. Un bilancio in cui il numero dei morti supera molto quello dei militari americani morti in tutti i conflitti combattuti dagli Usa dalla guerra di Corea in poi. Questa pandemia sta per diventare la più letale della storia Usa dopo di quella della spagnola nel 1918 in cui persero la vita 675 mila americani.
Nella “libera” America, come in tutti i paesi capitalisti, la democrazia borghese è la forma politica più adatta a sottomettere e sfruttare in pace gli operai, gli sfruttati e le classi sottomesse, facendogli credere di essere liberi. NESSUNA VIOLENZA E’ AMMESSA SE NON QUELLA LEGALIZZATA E COSTITUZIONALE DELLO SFRUTTAMENTO DEL CAPITALE SUL LAVORO SALARIATO E SULLE CLASSI SOTTOMESSE.
SOLIDARIETA’ INCONDIZIONATA A CHI LOTTA CONTRO L’INGIUSTIZIA