4 NOVEMBRE: NIENTE DA FESTEGGIARE
Per gli operai, i proletari, i lavoratori il 4 novembre non c’è niente da festeggiare e meno che mai le forze armate usate nel mondo e in “patria” per opprimere e reprimere.
Questa data per noi serve solo a ricordare la fine della prima guerra mondiale, una strage in cui i lavoratori e i proletari dei vari paesi sono stati mandati al macello per gli interessi dei
loro padroni.
L’ipocrisia della borghesia e dello Stato italiano si evidenzia nell’aumento delle spese militari (nel 2020 oltre 26 miliardi di euro + 6%) e nei tagli alla sanità ( -37 miliardi di euro negli
ultimi 10 anni).
Lo stato italiano, mentre parla di pace, è presente con i suoi soldati in oltre 40 paesi per difendere gli interessi delle sue imprese multinazionali.
L’Italia è ai primi posti nella vendita di armi nonostante la legge 185/90 vieti di vendere armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani, come all’Arabia Saudita, che sta bombardando lo
Yemen o Israele che massacra i palestinesi e a molti altri regimi che opprimono intere nazioni e i loro popoli.
Noi il 4 novembre non abbiamo niente da festeggiare ma molto da ricordare.
GLI OPERAI, I LAVORATORI IN TUTTI I PAESI HANNO GLI STESSI INTERESSI DÌ CLASSE CHE SI SCONTRANO CON QUELLI DEI LORO PADRONI.
CONTRO TUTTI GLI ESERCITI DEI PADRONI E CONTRO TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE. SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE DEGLI SFRUTTATI DEL MONDO.