Anniversari

Berthold Brecht:  In morte di Lenin    (21 gennaio 1924)

 

Quando Lenin morì

un soldato della guardia funebre, così raccontano, disse

ai suoi compagni: non volevo

crederci. Sono andato dov’era e

gli ho gridato all’orecchio: “Il’ic,

arrivano gli sfruttatori!” Non s’è mosso.

Ora so che è morto.

 

Se un uomo buono se ne vuole andare

con che cosa lo si può trattenere?

Ditegli a che cosa egli è necessario.

Questo lo tratterrà.

 

Che cosa poteva trattenere Lenin?

Il soldato pensò:

se sente che gli sfruttatori arrivano

potrà essere malato ma si alzerà.

Forse verrà sulle stampelle,

forse si farà portare ma

si alzerà e verrà

per lottare contro gli sfruttatori.

 

Il soldato sapeva che Lenin

aveva lottato tutta la sua vita

contro gli sfruttatori.

 

Dopo che avevano

dato l’assalto al Palazzo d’Inverno il soldato

voleva tornarsene a casa perché là

si erano già divisi i campi dei latifondisti,

Allora Lenin  gli aveva detto: resta!

 

Ci sono ancora sfruttatori.

E finché esiste lo sfruttamento

bisogna fargli la guerra.

E finché esisti tu

bisogna che sia tu a fargli la guerra.

 

I deboli non combattono. Quelli più forti

lottano forse per un’ora.

Quelli ancora più forti lottano per anni.

Ma i più forti di tutti  lottano per tutta la vita.

 

Questi sono gli indispensabili.

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