Cop 2021

LA GRANDE ESCA:  IL CAPITALISMO VERDE

di Leonardo Boff (*); da: observatoriocrisis.com; 26.10.2021

 

I grandi megacapitali stanno riunendo centinaia di economisti e politologi per preparare il mondo della post-pandemia. E sono usciti vari documenti. Forse il più importante è quello pubblicato dal conservatore The Economist (principali azionisti le famiglie Rothschild e Agnelli) con il titolo “Il futuro che ci aspetta”.

Se leggiamo i 20 punti enumerati  rimarremo orripilanti: viene presentato un progetto dove entrano solo loro lasciando fuori il resto dell’umanità, che sarà controllata, sia il singolo individuo che l’intera società, dall’intelligenza artificiale la cui funzione è disarmare e liquidare qualsiasi reazione contraria.

L’espressione introdotta dal parassita principe Carlo nell’ultima riunione di Davos è “il grande re-inizio” (the Great Reset). Logicamente si tratta di un nuovo inizio del sistema capitalista che protegge le fortune di un pugno di multimilionari. Il resto, che aspetti.

Come ha detto la scrittrice tedesca Helga Zepp-LaRouche (v. Alainet 29.9.2021): “In  definitiva si tratta di un’espressione arrogante, petulante e razzista dell’élite globale, la stessa che per mantenere i suoi privilegi uccide per fame ogni giorno 20 mila persone, decreta guerre di sterminio e può irresponsabilmente distruggere il pianeta”. Ecco in che mani è il nostro destino.

 

Predicano il capitalismo verde, mero occultamento della depredazione che esso fa della natura. Il capitalismo verde di queste mega-corporazioni che controllano gran parte della ricchezza del mondo non rappresenta alcuna soluzione.

Per esso, ecologia significa piantare alberi nei giardini delle imprese, richiamare l’attenzione su un minor uso della plastica e inquinare di meno l’aria. Mai i capitalisti mettono in discussione il loro modo di produzione – che depreda la natura – la vera causa del dissesto climatico della Terra e dell’intrusione del Covid-19 e, soprattutto, della abissale disuguaglianza sociale e mondiale.

 

Un altro grande gruppo di mega-corporazioni ha pubblicato un documento sulla “responsabilità sociale corporativa delle imprese”. Robert Reich, ex segretario al Lavoro del governo nordamericano, ha smascherato il proposito ingannatore: “queste industrie si preoccupano di fare la maggior quantità possibile di denaro, non di risolvere i problemi sociali; ricercano solo il benessere ‘di tutti i nostri azionisti’ “ (v. Carta Maior 30.9.2021).

 

In altre parole: il piano delle grandi banche , delle multinazionali e della società planetaria pensata dall’élite globale è configurato secondo quanto conviene loro, e mai per salvaguardare la vita sulla Terra e cancellare l’esclusione dei poveri, ma per garantire le loro fortune ed il modo di produzione devastatore che le produce. I poveri, le grandi maggioranze dell’umanità, sono completamente fuori dai loro radar.

Se i loro propositi vanno avanti, staremo asfaltando la strada che ci porterà al disastro planetario.

 

Quelli che detengono le decisioni sulle strade dell’umanità non hanno imparato nulla dal Cocid-19 o dai crescenti eventi climatici avversi. Essi, i capitalisti, confermano quello che diceva il grande teorico del marxismo umanista, l’italiano Antonio Gramsci: “La storia insegna, ma non ha alunni”.

Loro non hanno frequentato le aule di storia. (Dis)imparano solo dalla ragione strumentale-analitica che oggi è diventata irrazionale e suicida.  

Ubriachi della loro ignoranza e della loro avidità illimitate (green is good), ci porteranno al macello come innocenti agnelli. Non per volontà del Creatore né per una deviazione cosmogenica, ma per la loro irresponsabilità e per la mancanza di coscienza degli errori commessi che non vogliono correggere.

E così, allegramente e godendosi la vita, forse ci obbligheranno a soffrire il destino subito 65 milioni di anni fa dai dinosauri.

 

(*) Teologo e scrittore brasiliano, è uno dei più importanti esponenti della Teologia della Liberazione.

 

(traduzione di Daniela Trollio

 

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”, via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)

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