DELIRI E BUGIE dello “Slai cobas per il sindacato di classe”
Lo “Slai cobas per il sindacato di classe” ha pubblicato sulla chat “Patto d’Azione” Milano una presa di posizione in cui esprime critiche al sottoscritto e ai compagni del Centro di Iniziativa Proletaria per le nostre posizioni contro l’obbligo vaccinale e il Green pass. Ora, le critiche fra compagni sono sempre legittime e benvenute, ma lo Slai cobas va ben oltre, infamando il sottoscritto e tutti quelli che non accettano le posizioni del Governo, della Confindustria e dei suoi “scienziati”.
Scrive lo Slai cobas: “se a Michelino non fa specie manifestare con i fascisti e in una certa misura rivendicarlo - allora fa specie a noi considerarlo un compagno e quindi è del tutto legittimo escluderlo dalle assemblee proletarie di lotta perché questo serva a fare chiarezza cosi pretendere un 'vaccino antifascista obbligatorio' che speriamo sia parte della battaglia per 'curare la malattia per salvare il malato”
I nuovi sostenitori del capitale, i pretoriani del governo Draghi e dei padroni , oggi auspicano una nuova versione dell’olio di ricino fascista contro gli oppositori: “il vaccino antifascista obbligatorio”.
Invece di denunciare i tagli selvaggi alla sanità pubblica, lo sprezzo totale per la vita dei lavoratori (4 morti al giorno), gli interessi delle multinazionali del farmaco e le politiche di divisione della classe operaia attuata da padroni e governo con il Green pass, essi hanno lavorato e lavorano per cristallizzare le divisioni all’interno della classe, nell’interesse del capitale.
Sentirsi poi dire da questi individui che non hanno mai messo insieme un lavoratore sul loro posto di lavoro - che noi non abbiamo una posizione ”classista”, proletaria e comunista” ci ricorda tanto la storiella del bue che dice cornuto all’asino.
Le critiche, se costruttive, dicevamo, sono sempre ben accette ma LE BALLE NO.
E la più grossa è quella che il sottoscritto e i compagni/e del Centro di Iniziativa Proletaria manifestano con i fascisti “ rivendicandolo in certa misura”.
Noi, fin dal primo momento, siamo scesi in piazza in modo organizzato, dopo aver fatto una battaglia perché i “compagni” partecipassero in modo unitario a queste manifestazioni proprio per portare un punto di vista di classe insieme a molti lavoratori, dietro lo striscione “lavoratori contro il Green pass e obbligo vaccinale”.
Si trattava di manifestazioni popolari di migliaia di persone: se a Milano la presenza di qualche fascista c’era è perche i “compagni” dello ‘Slaicobas per il sindacato di classe’ – insieme a molti altri sindacati e organizzazioni che si dicono rivoluzionarie (tanto le parole non costano niente) - sono stati assenti, lasciando campo libero alla destra, cosa che noi e altri compagni abbiamo cercato di ostacolare e impedire.
Certo che, per un sindacato che dice di difendere i lavoratori, cercare di convincere gli operai ad accettare le misure governative e padronali, presentando la scienza del padrone come un dogma al di sopra delle classi e collaborare a far fare la fame a chi si ribella per salvare i profitti dei padroni e il sistema capitalistico, l’appellativo di servi del padrone e pretoriani del governo è quello che più gli si addice.
Noi abbiamo sanguinosamente imparato sulla nostra pelle, in fabbrica, che la scienza e le istituzioni non sono neutrali.
Nella società capitalista sono al servizio del potere: “medico o padrone non fa differenza quando la scienza del medico è quella del padrone” diceva già nel lontano 1972 Giulio Maccacaro.
Michele Michelino e i compagni del Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”,
Sesto San Giovanni, 14 febbraio 2022
Riportiamo, per correttezza affinché tutti possano giudicare, lo scritto originale dello ‘Slaicobas per il sindacato di classe’:
Michele Michelino manifesta con i fascisti
siamo purtroppo costretti a denunciare pubblicamente la degenerazione di un compagno che da sempre rispettiamo per la sua lotta prolungata per la salute e sicurezza oltre che da sempre impegnato nel movimento comunista marxista-leninista.. ma purtroppo ultimamente la sua posizione sbagliata sui no vax/no green pass - cosa che ci poteva stare anche se radicalmente opposta a una posizione classista, proletaria e comunista, e purtroppo non si è trattato del solo compagno o gruppo su questo stiamo facendo dal primo momento una battaglia e di trincea che pensiamo importante sul piano ideologico, politico e in parte sindacale che non è certo finita come certo non è finita la pandemia..ma c'è un limite a tutto. Se a Michelino non fa specie manifestare con i fascisti e in una certa misura rivendicarlo - allora fa specie a noi considerarlo un compagno e quindi è del tutto legittimo escluderlo dalle assemblee proletarie di lotta perchè questo serva a fare chiarezza cosi pretendere un 'vaccino antifascista obbligatorio' che speriamo sia parte della battaglia per
'curare la malattia per salvare il malato'
slai cobas per il sindacato di classe