8 MARZO: “FESTA” O GIORNATA DÌ LOTTA PER L’EMANCIPAZIONE?
Cancellare la memoria storica di un popolo o di una classe svuotandola dei suoi contenuti rivoluzionari è funzionale agli interessi degli sfruttatori, del capitale.
Ormai da molti anni l’8 marzo è stato trasformato nella “festa” della donna, della mimosa. Un’occasione in più di guadagno per i commercianti, una giornata libera dalla famiglia, per uscire in compagnia delle amiche con grande gioia dei commercianti che ne approfittano per fare lauti affari. Tuttavia i padroni non sono riusciti a cancellare e impedire la resistenza della parte più cosciente di proletariato femminile che ogni anno ricorda questa giornata di lotta e scende in piazza insieme ai proletari che riconoscono che senza emancipazione della donna non ci possono essere emancipazione e liberazione del proletariato dallo sfruttamento capitalista.
Oggi la condizione della donna proletaria nella società borghese non è cambiata granché rispetto al passato. Certo ci sono sempre più donne borghesi manager, capi politici, sindacali e istituzionali, ma la condizione delle donne proletaria non ha avuto nessuna “emancipazione” reale. Le donne sono sempre doppiamente oppresse nella società, nel lavoro e nella famiglia.
In questa giornata di lotta e di riflessione vogliamo ricordare la resistenza e la lotta delle donne sfruttate e oppresse di tutto il mondo contro il capitalismo e l’imperialismo.
Siamo a fianco delle madri, mogli, figlie, sorelle delle vittime delle guerre imperialiste, delle vittime della guerra di classe che in ogni paese capitalista/imperialista vede contrapporsi sfruttati contro sfruttatori.
Siamo a fianco delle vittime delle guerre, del lavoro, dell’amianto, dei loro famigliari e di tutte le vittime delle malattie professionali. Siamo al fianco delle donne e degli uomini che in tutto il mondo combattono ogni giorno, in modo pacifico o con le armi contro gli oppressori, la barbarie e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e della donna. Siamo al fianco di tutti quelli che lottano, scioperano e scendendo in piazza, spesso pagando con il loro sangue, il vero significato della parola “emancipazione proletaria”.
PROLETARI DÌ TUTTO IL MONDO UNIAMOCI
Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”
8 marzo 2022