Quando l’impero chiama
di Mumia Abu Jamal (*); da: lahaine.org; 3.6.2022
Fratelli miei, sorelle, compagni e compagne riuniti a Tijuana (n.d.t. summit dei paesi esclusi dagli USA dal Vertice delle Americhe), do il benvenuto a voi, delegati degli esclusi della terra, gente di Cuba, Nicaragua, Venezuela e altre nazioni.
Molti di voi vengono da paesi poveri, da paesi con un PIL relativamente basso come Cuba, ad esempio, che ha un PIL più o meno uguale a quello del Ghana.
Visto che vi scrivo dalla nazione più ricca della Terra, devo aggiungere che scrivo anche da una nazione che non può proteggere i suoi figli e figlie. Parlo della orrenda mattanza in Texas, dove 19 bambini sono stati assassinati in una scuola elementare mentre i poliziotti gironzolavano nei corridoi.
Qui decine di migliaia di ex studenti non possono pagare i prestiti che hanno contratto per andare all’università. Pensate ancora a Cuba, dove gli abitanti possono andare a scuola – dall’asilo fino alla facoltà di medicina, del tutto gratuitamente. E queste facoltà non sono solo per i Cubani. Là uno studente di un altro Paese può iscriversi in una scuola di medicina.
Ricordate, Cuba non è un paese ricco. Fa quel che fa perché dedica le sue risorse a servire il popolo, e la salute ne è un esempio.
Cosa importa che gli Stati Uniti posseggano tante ricchezze se non possono evitare la morte di un milione di persone – un milione! – per il Covid-19? Di fatto potete entrare in qualsiasi ghetto negli Stati Uniti e vedere fame e povertà. C’è gente che vive in deserti alimentari, gente senza casa. Là troverete il livello più alto di carcerazione del mondo.
Allora perché le nazioni povere devono ascoltare le nazioni ricche?
Cosa devono insegnare, queste? Razzismo? Conflitti tra classi sociali? Poliziotti violenti? Politici corrotti? Industriali avidi? Militarismo?
Noi poveri ed esclusi del mondo possiamo contare solo gli uni con gli altri. Se lavoriamo con solidarietà potremo sicuramente vivere meglio. Con amore, senza paura. Grazie.
Mumia Abu-Jamal
31 maggio 2022.
(*) Giornalista statunitense, membro delle Pantere Nere, condannato a morte ingiustamente per l’assassinio di un poliziotto, è in carcere dal 1981.
(traduzione di Daniela Trollio
Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”
Via Magenta 88, Sesto S.Giovanni)