Strage di Viareggio

Viareggio: dopo la sentenza del 30 giugno 2022

 

 

Dopo aver atteso la conferenza stampa dei familiari della strage di Viareggio il giorno dopo la sentenza che ha visto la condanna dei managers delle società responsabili della strage:

 

-           condividiamo pienamente non solo la loro “moderata soddisfazione”  per la condanna degli amministratori delegati delle società italiane e straniere coinvolte;

-          condividiamo pienamente la loro denuncia del fatto che il Ministero delle Infrastrutture  – emanazione dello Stato – in questi anni non ha fatto  nulla per la sicurezza di lavoratori e cittadini, prova ne siano i 56 lavoratori del settore ferroviario morti durante gli anni del  “risanamento” della gestione Moretti e gli incidenti successivi, dal disastro di Pioltello al ponte Morandi per citarne alcuni;

-          condividiamo pienamente il loro giudizio sullo Stato (che noi chiamiamo borghese)  come di un corpo marcio, dove i vari Moretti vanno e vengono ma il sistema resta immutato; il giudizio sulla Cassazione che ha protetto e salvato questo sistema, come ha voluto ribadire Daniela Rombi dell’Associazione che riunisce i familiari delle 32 vittime,  “Il Mondo che Vorrei”.

 

Salutiamo con rispetto e affetto non solo l’associazione dei familiari ma anche la “Assemblea 29 giugno” Comitato 29 giugno , che riunisce i ferrovieri che senza esitazioni, nonostante le pressioni pesantissime, sono sempre stati a fianco dei familiari delle vittime di Viareggio, così come le associazioni e i comitati delle vittime delle stragi per il profitto, con in prima fila i cittadini di Viareggio.

 

Ribadiamo, come abbiamo sempre fatto, che LA LOTTA PAGA. La verità storica è emersa non solo nelle coscienze di chi ha seguito e partecipato alla lotta dei familiari delle vittime ma anche attraverso le sentenze di 4 processi che - al di là delle condanne ogni volta sempre più diluite  e dei vari cavilli - hanno dovuto riconoscere la colpa di chi ha messo avanti a tutto, e continua a farlo, i bilanci delle FFSS e all’ultimo posto la vita e la salute di cittadini e lavoratori.

 

La nostra lotta quasi trentennale è la lotta la lotta dei familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Non solo per un dovere morale e civile ma perché abbiamo lo stesso nemico: la società del profitto che uccide uomini e natura.

E anche quest’anno abbiamo partecipato alla manifestazione che ha visto migliaia e migliaia di persone che non vogliono dimenticare, non vogliono tornare a casa a piangere da soli, ma vogliono continuare a lottare contro questo barbaro sistema.

 

Onore a chi non si arrende, onore a chi lotta non solo per sé ma soprattutto per gli altri.

Vi giunga il nostro abbraccio; siamo stati, siamo e saremo sempre al vostro fianco. .

 

 

 

Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio,  Sesto S. Giovanni

 

 

 

SestoS.G. 1° luglio 2022

News