Lotte operaie e repressione

La lotta paga!

 

Mentre invitiamo chi ci segue a leggere sul sito del SICobas – per la completezza e la precisione dell’informazione - l’assurda vicenda degli arresti dei 4 sindacalisti (e dei 2 della USB) accusati di reati che non vengono contestati neppure ai mafiosi conosciuti, ci arriva la notizia che il Tribunale del Riesame di Bologna ha revocato gli arresti domiciliari ad Aldo Milani, Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini, Bruno Scagnelli e ai sindacalisti dell’Usb Roberto Montanari e Abed Issa Mahmoud Elmoursi; facendo cadere l’accusa gravissima di “associazione a delinquere”. Resta, per loro l’obbligo di firma.

 

Un colpo al cerchio – dovuto non solo all’inconsistenza e assurdità giuridiche contenute nelle accuse della PM di Piacenza che non si è mai accorta che i mafiosi, quelli veri, stanno nelle false cooperative che, oltre a sfruttare selvaggiamente i lavoratori, frodano da anni anche lo Stato evadendo tasse, contributi ecc. e nei vertici delle multinazionali della distribuzione che le utilizzano per massimizzare i loro profitti, ma anche alla forte risposta di lotta e determinazione dei lavoratori che non si sono fatti intimidire - e uno alla botte, per non screditare una magistrata che non è di troppo definire bisognosa di occhiali.

 

Nel frattempo, in altre parti d’Italia, continuano repressione e denunce contro i lavoratori del SICobas e non solo.

 

Dalla guerra strisciante dei padroni della logistica siamo passati alla guerra aperta contro gli operai che lottano per i loro diritti e per la loro dignità: l’autunno caldo è già cominciato.

 

 

Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli”

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